Cartellino rosso e “licenziamento” per il “Cavaliere del Lavoro” Maria Cristina Gilardoni.

Il figlio è il commissario dell’ azienda.

14 Ottobre 2016
Guarda anche: Lago

Gilardoni_stabilimento_Mandello1

Mandello del Lario è una bella realtà artigianale ed industriale, oltre che turistica, sulle rive del lago e incarna perfettamente quell’ideale tutto lombardo e soprattutto lecchese di fare impresa in modo dinamico insieme ai propri dipendenti, visti come risorse da custodire e valorizzare, così da essere motore del bene, dello sviluppo, del benessere del territorio e delle persone che vi lavorano.

Questo concetto gli inglesi lo esprimono con l’espressione “corporate social responsibility “e la nostra costituzione lo definisce nell’articolo 41 –l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana “.

La Signora Maria Cristina Gilardoni, a leggere le motivazioni della recente sentenza del Tribunale di Milano che tanto sta facendo clamore, di questi ideali e dei presupposti per essere Cavaliere del Lavoro ( titolo che ha ottenuto da qualche anno, e che forse ora potrebbe esserle tolto d’ufficio ndr), negli ultimi anni  a quanto emerso parrebbe essersene fatta un baffo. Al di la degli aspetti e dei contorni giudiziari che la vicenda ha assunto, risulta evidente da quanto emerso che la conduzione dell’azienda di famiglia della manager ottantatrenne sia  avvenuta in modo così dispotico da tradire quegli ideali e quello spirito collaborativo che il territorio lecchese che fa azienda ha sempre avuto come fiore all’occhiello.

La vicenda della Gilardoni è nota, ma solo negli ultimi mesi sta vedendo clamorosi risvolti “ufficiali” inimmaginabili.

Oltre alla recente sentenza con cui il Giudice del Tribunale di Milano, Elena Riva Crugnola ha commissariato l’azienda ( Commissario è il figlio Marco Taccani Gilardoni) , per  distruzione di valore d’impresa,  ricordiamo che, a seguito di indagini della Questura di Lecco,  è aperto  a carico della Signora Maria Cristina Gilardoni  e del responsabile del personale Roberto Redaelli  presso la Procura di Lecco un fascicolo penale  con l’ipotesi di <reato di maltrattamenti > come anche riportato nelle motivazioni del Giudice di Milano che a riguardo scrive: <maltrattavano i dipendenti minacciandoli, insultandoli e denigrandoli< e anche <attivando nei confronti di alcuni di loro procedimenti disciplinari con irrogazione di gravi sanzioni e conseguente licenziamento, in alcuni casi inducendo il lavoratore stesso a dare le dimissioni>. <Nel passare i propri documenti alla Procura di Lecco, gli investigatori della Questura hanno ipotizzato anche la contestazione del reato di lesioni gravi>.

Alla notizia di questa importante sentenza abbiamo sentito lavoratori ed ex piangere, non per la felicità di una punizione, ma per la fine di un incubo, il coro che sembra uscire è una sorta di sollievo, insomma la triste e dura realtà, quasi infernale, che molti lavoratori (almeno 300 da stima fra attuali lavoratori ed ex lavoratori) hanno subito per anni sembra essere oramai venuta alla luce, ma nonostante ciò  in pochi parlano, c’è molta paura,  sia per il blocco psicologico dovuto al dramma subito, sia per il timore di incorrere in ripercussioni, ma a microfoni spenti, ci dicono che quanto sta emergendo è solo la punta di un iceberg di quanto avveniva in azienda ed anche fuori.

Alcuni ex lavoratori ci riferiscono che dopo essersi ammalati a causa dei “maltrattamenti” subiti (questi gli esiti di certificazioni mediche, perizie e,  ci tengono a sottolineare, non di malintesi,come dichiarato dall’ ex Ministro Castelli entrato negli ultimi mesi nel Cda dell’azienda ) non finiva il loro calvario;  molti venivano licenziati durante il periodo di malattia, ad altri veniva contestata la malattia stessa,  per poi essere ritenuta causa di licenziamento  per assenza ingiustificata.

Ora toccherà a Marco Taccani Gilardoni, cercare di risollevare l’azienda.

Il compito non è facile.  Nei prossimi giorni all’ interno della Gilardoni si spera possa tornare un clima sereno. Il commissario Marco Taccani Gilardoni ha voluto parlare ai dipendenti  usando parole scomparse da anni fra quelle mura e ricordando le parole del nonno Arturo, fondatore dell’impresa-gioiello,  ha detto che l’ impresa deve essere come una famiglia.

Se l’azienda potrà ripartire questa è la speranza di tutti,  quello che non si potrà cancellare sono le umiliazioni  e le vessazioni  che nel corso degli anni sono stati costretti a subire i dipendenti sino ai licenziamenti con  danni economici  e  non che difficilmente potranno essere risarciti.

Non sappiamo se Il Cavaliere del Lavoro Maria Cristina Gilardoni manterrà questa carica, ma sappiamo che oggi  non è piu’ Cavaliere della sua azienda.

 

Tag:

Leggi anche:

  • Turismo in provincia, saldo in negativo

    Lecco figura tra i territori interessati dalla contrazione di presenze alberghiere, secondo la ricerca ‘Il turismo in Lombardia nel 2018’ realizzata da PoliS Lombardia, sulla base di dati Istat. Con 80 strutture alberghiere il capoluogo lariano ha fatto segnare una variazione in
  • Una top model a Lecco

    Appuntamento estivo con Leggermente OFF, promosso da Assocultura Confcommercio Lecco. Mercoledì 26 giugno alle ore 18.30 presso la sala conferenze dell’associazione di piazza Garibaldi 4 a Lecco, interverrà Nadège Dubospertus, una delle più famose top model degli anni Novanta resa celebre dai
  • Berenice Abbott in mostra. Due appuntamenti di approfondimento

    Mercoledì 19 giugno e martedì 2 luglio, alla sala conferenze di Palazzo delle Paure, si terranno gli incontri di approfondimento relativi alla mostra Berenice Abbott. Nei due appuntamenti, curati da Piero Francesco Pozzi, docente di fotografia dell’architettura presso il Politecnico di
  • Il Comune arriva a Laorca: incontro pubblico su vari temi

    Mercoledì 19 giugno 2019 alle ore 21, nell’ex scuola primaria Pio XI (corso Monte S. Gabriele 81), incontro e dialogo con i cittadini del rione di Laorca. L’Amministrazione comunale organizza incontri di informazione, ascolto e dialogo con i cittadini dei rioni, per aggiornarli su