Con Ordinanza nr. 230/2017, il T.A.R. della Lombardia ha negato alla Comunità montana Valsassina-Valvarrone-Val d’Esino e Riviera, presieduta da Carlo Signorelli, la richiesta di sospensiva contro l’esclusione dal finanziamento regionale di 5 milioni e mezzo di euro che inizialmente era stato concesso al “GAL dei due Laghi“.
A questo punto, con ogni probabilità, la Comunità montana Valsassina porterà la questione all’attenzione del Consiglio di Stato, l’organismo competente in materia di controversie tra enti pubblici.
Dunque quel finanziamento che avrebbe dovuto garantire lo sviluppo dei progetti presentati dal GAL dei due Laghi, società consortile composta da soggetti pubblici e privati creata allo scopo di favorire progetti in aree rurali, non arriverà perchè la società non è stata composta in modo corretto. Il regolamento UE n. 1303/13 prevede infatti “che a livello decisionale, nè le autorità pubbliche, né alcun singolo gruppo di interesse rappresentino più del 49% degli aventi diritto al voto”, mentre Il “Gal dei due Laghi sarebbe composto per il 40% da soggetti privati e per il 60% da enti pubblici.
Il tribunale amministrativo di Milano ha emesso una decisione antitetica rispetto ad un analogo ricorso presentato presso la sede del Tar di Brescia dalla comunità montana Val Trompia.