Valmadrera, scomparso Antonio Rusconi, vicesindaco per 30 anni

Lascia i figli Luigi e Carlo e i nipoti. I funerali si svolgeranno sabato 18 febbraio alle ore 10.30

16 Febbraio 2017
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E’ scomparso questa notte presso la Casa di Riposo Opera Pia Magistris, Antonio Rusconi, 90 anni, per oltre trent’anni Assessore e Vicesindaco nelle Giunte Moro, Anghileri e Panzeri, ma comunque presente quotidianamente e a disposizione di tutti i cittadini a Valmadrera, fino alla fine del 2013, quando i primi problemi di salute lo hanno fermato.
Lascia i figli Luigi e Carlo e i nipoti. I funerali si svolgeranno sabato 18 febbraio alle ore 10.30.

Il Sindaco Donatella Crippa, la Giunta e i dipendenti del Comune di Valmadrera partecipano al cordoglio della famiglia. Così lo vuole ricordare, con affetto e gratitudine, l’ex Sindaco e omonimo Antonio Rusconi: ”Ci sono persone, volti, presenze che entrano nelle piccole storie delle nostre comunità, aiutano a costruirle, a risolvere i problemi più grandi come i più piccoli. Antonio senior o “signor Antonio” come lo chiamavano affettuosamente gli impiegati in Comune, se ne è andato in silenzio, in una notte qualsiasi per non disturbare, come discreti sono sempre stati la sua presenza, il suo impegno, sempre pronto a collaborare, un passo indietro, senza bisogno di interviste o clamori. La nostra società ci ha abituato purtroppo a correre, a provare nuove emozioni, a dimenticare in fretta il passato, che tante volte significa fare memoria, dimostrare gratitudine per chi ci ha aiutati, ha contribuito a costruire una comunità”.

A Valmadrera Antonio Rusconi era conosciuto come Antonio “Senior” o “Fortu”, quando a Valmadrera i Rusconi Antonio si distinguevano dal soprannome della parentela, per 60 anni in Comune di cui 30 come Vicesindaco, Assessore e poi dal 1990 fino alla fine del 2013 ogni giorno negli uffici del Municipio, a disposizione della comunità, delle persone più importanti come di quelle più umili.

E’ stato per me un maestro – ha proseguito Rusconi – mi ha insegnato che per un amministratore il primo dovere è la quotidianità, il dover rispondere concretamente ogni giorno ai problemi della comunità. Ma Antonio non è stato solo l’Assessore delle piccole cose: con don Giacomo era l’accompagnatore dei “magnifici 7” a “Chissà chi lo sa” con Febo Conti, per cui mi sembrò naturale che fosse lui a riaccompagnarli in TV da Paolo Limiti 35 anni dopo; ha portato Lucio Dalla a Valmadrera, ha preparato tutta la pratica per l’acquisto, nel 2005, della zona di Parè in modo che Valmadrera fosse il primo Comune ad applicare la legge sulla sdemanializzazione. Se dovessi mostrare a un giovane un esempio su come si deve fare l’Amministratore, parlerei di lui. E’ stato per oltre dieci anni l’animatore della cena della solidarietà e degli imprenditori: sempre in modo discreto faceva capire che fare del bene per la comunità di Valmadrera non è un gesto di una parte o di un’altra, ma un dovere di tutti. Mi ha insegnato molto: quando eravamo assessori insieme, nella Giunta di Mauro Panzeri e io, giovanissimo amministratore inesperto avevo promesso qualche iniziativa senza il consenso della Giunta, mi suggeriva di richiamare dicendo che aveva parlato con l’altro Assessore Antonio Rusconi e così mi evitava qualche guaio. Per questo, riascoltando i discorsi per la nomina di Valmadrera a città il 23 ottobre 1999, alla presenza del Presidente Scalfaro, mi sembrò allora naturale chiamare, oltre a tutti gli altri Sindaci del dopoguerra o i loro eredi, anche lui, sì un’eccezione , Antonio senior, che per tutti era “il Sindaco della gente”.

“Negli ultimi due anni, dove ha dovuto affrontare la malattia, tra i tanti che insieme ai familiari gli sono stati vicini, c’è stato in particolare anche Beppe Voltolini, classe 1925, un altro grande testimone della politica valmadrerese, a cui va un grazie affettuoso. Con “Antonio senior” se ne va un pezzo della storia di una Valmadrera che forse non c’è più, ma la cui memoria non deve andare persa: nel suo straordinario libro sulla Resistenza, Aldo Cazzullo scrive “Nei momenti più difficili della crisi, nell’ora del degrado morale del paese, non è inutile ricordare, che non molto tempo fa sono esistiti italiani e italiane così”.

A me piace, per un momento, in un altro contesto, che queste parole siano dedicate al nostro Antonio” ha concluso Rusconi.

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