Se avete delle multe, tributi, imposte locali, contributi previdenziali arretrati che giacciono fra i cassetti di Equitalia godetevi Pasqua e Pasquetta in santa pace ma ricordatevi che avete tempo solo sino a venerdì prossimo per aderire alla rottamazione.
Infatti il Governo, con il Decreto Legge n.36 del 27 marzo 2017, ha rinviato al 21 aprile il termine di adesione alla rottamazione delle cartelle emesse.
Ma conviene davvero rottamare le cartelle esattoriali? Ni, dipende e bisogna svolgere una attenta valutazione.
Per prima cosa è utile richiedere all’Agente della riscossione il proprio estratto di ruolo recandosi presso gli sportelli del concessionario oppure tramite pec o accedendo alla propria area riservata sul sito di Equitalia. Il vantaggio maggiore si avrà con le cartelle più vecchie, ma verificate attentamente che l’atto non sia andato in prescrizione perché correte il rischio che la cartella ritorni in essere tramite la domanda di rottamazione. Sarebbe una bella beffa!!
Il secondo passo è capire se si ha la liquidità necessaria per poter pagare la rottamazione; infatti le somme dovute al fisco dovranno essere pagate entro il 2018 in cinque rate. L’ammontare dovrà essere suddiviso per 70% dell’importo totale nel 2017 mentre restante 30% nel 2018. Una rateizzazione corta; quindi calcolatrice e calendario alla mano verificate se potete sopportare un simile impegno. Il ‘rottamatore’ che non paghi anche una solo una rata o paghi in misura ridotta o in ritardo non avrà piu’ i benefici della rottamazione
Il terzo passo è capire cosa si può pagare e cosa no. Si potranno rottamare i tributi emessi dell’Agenzia delle entrate, contributi Inps e Inail quelli degli Enti locali ma solo se il Comune in questione ha accettato di aderire alla rottamazione; mentre per le multe stradali solo per la parte di interessi e maggiorazioni.
Non si potranno rottamare le cartelle esattoriali relative all’ Iva sull’importazione, l’ammenda e le sanzioni dovute a seguito di provvedimenti o sentenze penali di condanna, e le multe che derivano da sentenze definitive della Corte dei conti.
Quindi si rottamano solo le sanzioni, gli interessi di mora e una parte dell’aggio di riscossione. Non molto ma è qualcosa.
Fatte tutte le valutazioni del caso, se decidete di aderire alla rottamazione delle vostre cartelle, rinunciando a rottamare la vostra automobile, sedetevi in poltrona ed aspettare la letterina di equitalia che entro il 31 maggio vi dirà l’importo delle rate e la loro scadenza.