Si è svolta ieri pomeriggio presso il Centro Studi del Comune di Bosisio Parini la cerimonia di consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti della Rodacciai Spa.
I riconoscimenti – intitolati da quest’anno a Giuseppe Roda, fondatore del Gruppo – sono andati a:
Unità produttiva di BOSISIO – UNIVERSITA’
FERRIOLO Cristina, figlia di Luciano; ROTA Benedetta, figlia di Marco; VEGETTI Cristina, figlia di Alessandro; BAZZI Monica, figlia di Umberto; DOZIO Michele, figlio di Luigi; VIGANO’ Carlo, figlio di Giorgio
Unità produttiva di BOSISIO – SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
INNAURATO Mattia, figlio di Roberta RODA; CARLUCCI Caterina, figlia di Pietro; CANALI Mattia, figlio di Marco; CARLUCCI Cecilia, figlia di Pietro; BOUHUIS Silvia, figlia di Johannes; BONFANTI Elisa, figlia di Marino
Unità produttiva di SIRONE – SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
LAZZARIN Michela, figlia di Walter; BOSISIO Mattia, figlio di Luigi; SCIALO’ Carlotta, figlia di Antonio
“Sono contento che la famiglia Roda e il dottor Califano abbiano chiesto la collaborazione del comune per questo momento – ha esordito Giuseppe Borgonovo, sindaco di Bosisio Parini – Questa è una cerimonia semplice e significativa, che dimostra l’attaccamento della Rodacciai al territorio. E’ anche un modo per dire grazie a una realtà importante che concretamente fa del bene – come testimoniano le borse di studio – e che produce reddito, quindi qualità della vita e serenità per le famiglie. Sarà banale ma è molto importante. Questi ragazzi sono davvero la migliore gioventù: vedo volti puliti, persone piene di entusiasmo, e questo fa ben sperare per il futuro”.
“Abbiamo trovato la giusta armonia tra la città di Bosisio Parini e l’azienda Rodacciai – ha aggiunto Mauro Califano, responsabile del personale di Rodacciai Spa – Ritengo sia una strada da percorrere ancora per molti anni. L’associazione tra territorio, industria e cultura – e con cultura intendo anche questi ragazzi, che mi auguro possano essere il motore di una nuova rinascita (del territorio e del paese) – penso possa essere qualcosa di duraturo. Si parla molto di giovani: la disoccupazione giovanile è un dato di fatto forte, proprio nel nostro Paese, e riguarda un po’ tutte le fasce. Ma è vero che alcuni dati identificano un aspetto importante: quanti hanno un titolo di studio hanno più possibilità. Soprattutto chi ha un titolo di studio spendibile sul territorio sarà agevolato nel suo percorso. Chi non lo fosse ha sempre l’opportunità dell’estero, un’esperienza giusta e necessaria per tornare qui e dare il proprio contributo sotto il profilo culturale e lavorativo. Spero peraltro che tutti voi possiate trovare la vostra strada lavorativa qui, sul territorio, perché vogliamo che le vostre intelligenze restino qui. Ecco il senso di queste borse di studio”.