Roberto Mancini nuovo allenatore dell’Italia. Le prime parole

“Voglio essere un ct perbene e riportare l’Italia sul tetto del mondo e d’Europa”

15 Maggio 2018
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Roberto Mancini è il nuovo ct della nazionale azzurra di calcio. “Roberto Mancini aveva questo grande desiderio di sedere sulla panchina azzurra e lo ha dimostrato anche con fatti concreti. Speriamo adesso di lavorare bene e basta”, ha detto il commissario straordinario Fabbricini, dopo l’accordo.

L’ormai ex allenatore dello Zenit San Pietroburgo (contratto rescisso l’altro giorno), con trascorsi da mister nella Lazio, Fiorentina e Inter è il cinquantaduesimo commissario tecnico dell’Italia di calcio e resterà sulla panchina azzurra fino all’Europeo 2020 con un ingaggio, si dice, di circa due milioni all’anno. Il suo compito sarà quello di risollevare le sorti del calcio italiano, uscito con le ossa rotte dall’eliminazione dal Mondiale di Russia. Sei mesi dopo l’esonero di Gian Piero Ventura e il breve interregno di Gigi Di Biagio, il ct dell’U21 ‘prestato’ alla nazionale maggiore per le amichevoli di marzo contro Argentina e Inghilterra, la panchina azzurra tornerà dunque ad avere il suo nuovo ‘padrone’ che dovrebbe debuttare il 28 maggio a San Gallo nell’amichevole contro l’Arabia Saudita e guidare l’Italia nella Nations League, che partirà il prossimo 6 settembre e che vede gli azzurri nel girone con Portogallo e Polonia e nelle qualificazioni per gli Europei 2020.

Ecco le prime parole di Roberto Mancini durante la presentazione a Coverciano: 

“Voglio essere un ct perbene e riportare l’Italia sul tetto del mondo e d’Europa. Questo era il momento più adatto per questa scelta. Parlerò e chiamerò Balotelli. Ci sono tanti giocatori di qualità.
Allenare la Nazionale è motivo di orgoglio per chiunque. penso sia il momento giusto per me. Il periodo è difficile e molto va fatto. Ho pensato che questo potesse essere il momento giusto.
Sarà una sfida difficile ma bella nella vita nulla è semplice. E’ difficile accontentare tutti i tifosi, vincendo un trofeo con l’Italia, però possiamo unire. Buffon? Gli parlerò in vista dell’amichevole del prossimo 4 giugno’. Ai giocatori chiederò di tirare fuori i loro sogni. Qui ci sarà spazio per tutti. De Rossi? Chi è stato importante ed è ancora il migliore sarà chiamato. Parlerò anche con lui. Voglio conoscere meglio tutti i giocatori prima di decidere come giocheremo. Il modulo lo deciderò in base alle caratteristiche”.

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