Ieri pomeriggio al “Rigamonti-Ceppi” il Lecco ha perso 3-1 contro la Pro Patria nella prima partita del 2018 e del girone di ritorno. Al bel gol di Bertani nel primo tempo (22′), ha risposo Gucci allo scadere della prima frazione di gioco. Zaro e Disabato hanno poi fissato il punteggio sul 3-1 per i bustocchi che hanno espugnato così Lecco rimanendo in vetta al girone B del campionato di Serie D.
Tantissime le proteste di una gara decisamente infuocata: al 22′ del primo tempo, dopo aver segnato la rete del momentaneo vantaggio, Bertani è espulso per troppi festeggiamenti sotto alla tribuna. Per lui, già ammonito, è scattato il secondo cartellino giallo e dunque quello rosso. Il presidente Di Nunno protesta veementemente ed è allontanato. Sale il nervosismo e la sfida diventa ancora più ruvida dopo che l’arbitro assegna un calcio di rigore in favore della Pro Patria per un presunto fallo di mano di un calciatore del Lecco (Santana poi calcia sulla traversa e il risultato rimane sull’1-0 per i padroni di casa).
Nel secondo tempo, la situazione si fa più tesa: il capitano bluceleste Cavalli è espulso per doppia ammonizione per un fallo dubbio e all’11’ anche Moleri guadagna anzitempo gli spogliatoi a causa di uno scontro di gioco giudicato violento dall’arbitro. Così, in 8 contro 11, la Pro Patria dilaga sul 3-1.
A fine gara, in conferenza stampa un arrabbiato Di Nunno accusa l’arbitro di essere corrotto e anche la Pro Patria di aver comprato il match. Oggi non si è fatta attendere la risposta ufficiale della società bustocca.
Eccola di seguito:
“La società, nel nome della presidentessa, Patrizia Testa, comunica che a seguito delle offese e illazioni subite dal presidente del Lecco Calcio in sala stampa, visibili anche su YouTube qui e qui, darà mandato ai propri legali per difendere l’immagine della società.
È stato detto che gli stipendi non vengono pagati per comprare gli arbitri, quando già tutti i rimborsi del mese di Dicembre sono stati saldati regolarmente. Si può chiedere conferma a giocatori e tecnici.
Tre nostri giocatori, uno alla fine del primo tempo e due fine gara, sono stati colpiti da oggetti non identificati all’uscita del campo, ma nonostante questo la nostra squadra non ha fatto nulla per esasperare la situazione, mantenendo la calma e la professionalità che li hanno sempre contraddistinti.
La presidentessa ci tiene a ringraziare dirigenti, allenatori e giocatori, che nonostante tutto non hanno mai perso il controllo, dando una grande lezione di sport in campo e di stile e di civiltà al di fuori”.
