Si arricchisce di un nuovo capitolo la complicata vicenda della Gilardoni.
Nella mattinata di martedì, infatti, la presidente Cristina Gilardoni e il direttore Roberto Redaelli sono stati convocati alla Questura di Lecco: assistiti dal proprio legale, i due dirigenti si sono però avvalsi della facoltà di non rispondere agli inquirenti e dunque l’interrogatorio non ha di fatto avuto luogo. L’ipotesi di reato che li riguarda è quella di maltrattamenti, legati ad una serie di presunti comportamenti vessatori segnalati da decine di lavoratori dell’azienda di Mandello del Lario, anche con cause civili più volte giunte sul tavolo del giudice del lavoro.