Elio Canino, papà di Giada, due anni fa si era incatenato davanti alla scuola frequentata dalla figlia nella frazione Pascolo di Calolzio per segnalare la penuria di insegnanti di sostegno e per la lentezza in cui sono assegnati.
Quest’anno il signor Canino ha inscenato un’altra protesta sempre per lo stesso motivo, ma questa volta a Lecco, vicino al provveditorato degli studi. A parteciparvi anche Sabina, mamma di Paolo, un ragazzo ipovedente che frequenta la scuola media di Carenno.
Chissà che adesso la loro voce venga ascoltata e non passi sotto silenzio.