Si è svolta giovedì mattina la giornata conclusiva del progetto “Un percorso alla ricerca della legalità” che per il secondo anno consecutivo ha visto il Comune di
Lecco impegnato al fianco di Transparency International Italia per promuovere l’educazione alla legalità nelle scuole.
Il progetto ha coinvolto oltre 120 ragazzi in tre scuole secondarie di primo grado: l’Istituto A. Nava, l’Istituto T. Grossi e l’Istituto A. Ponchielli.
Transparency International Italia (www.transparency.it) è il capitolo italiano della principale organizzazione non governativa a livello globale che si occupa di promuovere la trasparenza e combattere la corruzione.
La collaborazione con il Comune di Lecco è nata nel 2014 ed è stata
rinnovata anche in quest’anno scolastico. L’obiettivo è di avvicinare i ragazzi sin dalle scuole medie ai temi dell’etica e della legalità attraverso un approccio partecipativo e modalità a volte anche ludiche, fondamentali per trasmettere concetti complessi ai giovani studenti.
“Sono contento dell’esito del progetto – dichiara Salvatore Rizzolino, assessore comunale all’Istruzione – L’iniziativa ben condotta da Transparency International Italia anche quest’anno ha riscosso interesse e motivazioni importanti negli studenti. Sono sempre più convinto che l’azione educativa e culturale sistematica nella scuola produca anticorpi potenti contro l’illegalità. Le regole non sono un capestro al collo ma esaltano la nostra libertà”.
Il dottor Michele Luccisano, responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Lecco afferma: “Non vi è medicina più utile a combattere il cancro dell’illegalità, tanto insopportabilmente diffuso in Italia, quanto l’impegno dei più giovani, grazie alla consapevolezza dell’immenso danno che la corruzione procura al loro futuro di cittadini. Essi devono avere fiducia di poterla sconfiggere, continuando a impegnarsi perché il merito sia riconosciuto e apprezzato, a rifiutare le scorciatoie per
raggiungere gli obiettivi che si prefiggono, a credere che il migliore aiuto è quello che deriva dalle proprie risorse ed energie, non dalla benevolenza di amici e potenti. Serve soprattutto questo per crescere e progredire nella libertà, camminando ogni giorno a testa alta e con la schiena diritta”.
“Ci ha fatto piacere avere l’opportunità di collaborare anche quest’anno con l’amministrazione comunale lecchese” ha dichiarato Chiara Putaturo, responsabile del settore educazione di Transparency International Italia “abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con una giovane generazione di studenti, a cui speriamo di essere riusciti a trasmettere il messaggio che la corruzione è un atteggiamento che inizia a radicarsi nelle persone fin dalla tenera età e nei comportamenti quotidiani più semplici. Se ci comportiamo correttamente e onestamente nei piccoli gesti di tutti i giorni allora possiamo sperare di costruire una società migliore”.
Nel corso dell’evento i ragazzi di tre istituti hanno presentato i lavori realizzati a conclusione del percorso svolto in classe insieme a Transparency International Italia e ad Andrea Zappalori Manzoni, esperto di legalità informatica.