Cosa lega il Polo territoriale di Lecco, il Giappone con la sua Tokyo University, la splendida Val di Sella in Trentino Alto-Adige, D3Wood, giovane azienda lecchese che si occupa di lavorazioni in legno e Ri-Legno, affermata azienda trentina anch’essa del settore legno? La risposta è KODAMA: opera d’arte che coniuga scienza, innovazione, natura e tecnologia.
L’ideatore dell’opera è il maestro Kengo Kuma architetto di fama internazionale, laureato ad Honorem al Politecnico in Ingegneria Edile-Architettura. Kodama, che in giapponese significa “Spirito dell’Albero” è una struttura in legno ispirata al chidori, gioco per bambini della tradizione giapponese. L’opera è composta da 335 pezzi di legno massello di larice. 154 tipologie di elementi opportunamente codificati, che incastrati l’uno all’altro secondo una sequenza precisa, formano una sfera di 5 metri.
Kodama si trova in Val di Sella presso lo splendido museo a cielo aperto di Artesella che si sviluppa fra i sentieri del versante meridionale del monte Armentera, in Trentino Alto-Adige. Artesella è un’associazione che, grazie a una rete consolidata di partner qualificati, promuove iniziative con l’obiettivo di coniugare arte contemporanea e natura. Nel corso dei suoi trent’anni di attività l’associazione ha inaugurato diversi percorsi espositivi immersi nella natura che ospitano opere di grandi nomi dell’Archiettura a livello mondiale. La scelta e la supervisione tecnica delle opere è affidata a Marco Imperadori, docente di Progettazione e Innovazione Tecnologica presso il Polo territoriale di Lecco, curatore scientifico delle esposizioni targate Artesella.
“Kodama è un’opera in cui arte, ingegneria, natura e innovazione tecnologica si fondono alla perfezione. – afferma Marco Imperadori – Lo splendido risultato ottenuto è frutto di una collaborazione sinergica tra il Kengo Kuma Lab della Tokyo University, il Politecnico di Milano, D3wood per gli aspetti di modellazione digitale, prototipazione e test, e Ri-Legno per gli aspetti di ottimizzazione costruttiva e taglio automatico a controllo numerico. Tutti gli attori coinvolti hanno avuto un ruolo fondamentale. Marco Clozza, titolare di D3Wood, laureato presso il Polo territoriale di Lecco e ora grande esperto di legno, si è occupato degli aspetti di modellazione digitale, prototipazione, test e montaggio. Prezioso l’aiuto di Andrea Vanossi, docente e mio assistente, che ha sviluppato i files di taglio seguiti dal modello parametrico elaborato da Kengo Kuma e dal suo Lab presso la Tokyo University. Clara Rinaldi e Federica Iachelini, studentesse in Ingegneria Edile- Architettura, hanno poi seguito l’intero processo, monitorando tutte le fasi costruttive e partecipando alla realizzazione di alcuni prototipi in scala come parte integrante della loro tesi”.
“L’ingegnerizzazione del progetto è stata piuttosto complessa. – dichiara Marco Clozza di D3Wood – Abbiamo fatto molti test sia per la scelta del tipo di legno, per il calcolo delle tolleranze da rispettare e per il carico strutturale. Durante il montaggio è stato necessario avere il costante supporto del modello tridimensionale al computer per avere un riferimento visivo chiaro che ci permettesse di seguire la giusta sequenza di montaggio, fondamentale per la riuscita dell’opera. Tutti gli accorgimenti adottati in fase di progettazione ci hanno permesso di affrontare il montaggio in maniera agevole concludendo i lavori in soli 5 giorni, rispetto alle due settimane preventivate”.
“La nostra tesi si concentra sulla riqualificazione di Amatrice e abbiamo sviluppato soluzioni ispirate al concetto di social housing. – dichiarano le tesiste Clara Rinaldi e Federica Iachelini – Nel nostro lavoro abbiamo voluto puntare l’attenzione sul senso di unità e Kodama, inserita nel complesso che stiamo progettando, diventa un punto di aggregazione a disposizione di tutti gli abitanti”