Dopo la richiesta di un’indagine epidemiologica sul territorio del Meratese e dell’Isola Bergamasca, i comitati tornano a farsi sentire, inviando una lettera ai sindaci de territorio. Il titolo della missiva parla già chiaro: “Indagine epidemiologica e amministratori locali: tante parole al vento. E i fatti?”.
La lettera, che riportiamo qui sotto, è stata inviata ai sindaci di Carvico, Cornate d’Adda, Imbersago, Medolago, Merate, Paderno d’Adda, Robbiate, Solza, Sotto il Monte, Verderio e Villa d’Adda.
La lettera
Dopo l’incontro da noi organizzato il 5 Aprile 2016 tra uno specialista epidemiologo di rilevanza nazionale e 12 amministrazioni comunali, che si erano dette favorevoli/interessate allo svolgimento di una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti nella zona di ricaduta delle emissioni di Italcementi Calusco d’Adda (alcune delle quali vantavano anche una specifica mozione approvata in consiglio comunale), non abbiamo più avuto riscontri da parte vostra sull’andamento del progetto.
Ad apposito sollecito ci è stato risposto che la scelta che vi apprestate a compiere è quella di dare corso a un monitoraggio dell’aria (???) del territorio che dovrebbe effettuare l’Arpa, forse, nel 2017.
Tale scelta, per quanto non contrasti con la necessità di avere un quadro di conoscenza il più possibile completo della situazione ambientale del nostro territorio, appare totalmente inadeguata alle contingenti e stringenti necessità dettate dalla fase: la richiesta di Italcementi, a cui la Provincia di Bergamo dovrà dare risposta, non è al 2017, ma ora!
Ricordiamo (ma ormai ben lo sapete) che una indagine epidemiologica georeferenziata con metodo caso-controllo sui casi acuti è l’unico metodo VELOCE, SICURO e per giunta anche POCO DISPENDIOSO che consente di valutare la reale condizione sanitaria della popolazione residente sul territorio limitrofo allo stabilimento Italcementi di Calusco e determinare, quindi, se la stessa può subire uno stress aggiuntivo determinato dall’ingentissimo aumento del quantitativo di rifiuti bruciati.
E ricordiamo inoltre (consapevoli che ben sapete anche questo) che in sede di Conferenza dei Servizi del 14/12/2015 la ASL di Bergamo affermò di non poter promuovere essa stessa una indagine epidemiologica (osservazione messa a verbale) e suggerì ai Sindaci di provvedere in proprio a nominare un apposito consulente se interessati allo svolgimento dell’indagine.
Appare sempre più evidente che in realtà voi a questa indagine non siete interessati e/o cercate di prendere tempo o di eluderla.
Ma così facendo eludete l’importante e complessa responsabilità che avete assunto al momento del vostro insediamento alla carica di Sindaco, ovvero l’obbligo di tutela e salvaguardia della salute dei vostri cittadini.
Responsabilità a cui adempiere anche attraverso la messa in atto di TUTTE LE INIZIATIVE UTILI E NECESSARIE a VIGILARE SULLA LORO SALUTE E A CONTRASTARE TUTTO CIO’ CHE PUO’ NUOCERE AI SINGOLI E ALLA COMUNITA’.
Cosa dovete ancora verificare sulle modalità con le quali commissionare una “indagine epidemiologica”?
Non sono bastate le indicazioni, i chiarimenti, la documentazione messa a disposizione, anche grazie al lavoro dei comitati cittadini, dai medici e dagli esperti che avete avuto modo di incontrare direttamente e che si sono messi a vostra disposizione dichiarandosi anche disponibili ad assumere un incarico a titolo completamente gratuito?
Avete ancora dubbi sulla pericolosità dell’incenerimento di rifiuti in un sito preposto a fare altro, e cioè cemento?
Avete presente che un cementificio che utilizza rifiuti per la sua produzione può inquinare fino a sette volte più di un inceneritore che brucia i medesimi rifiuti, con le conseguenze connesse?
Avete partecipato ad assemblee con altri sindaci nelle quali vi eravate detti disponibili all’indagine epidemiologica; molti di voi erano presenti alla manifestazione promossa a novembre dai comitati cittadini con tanto di gonfalone: cos’è subentrato per farvi cambiare idea? Si torna alle compensazioni? Salute in cambio di contributi? Salute in cambio di casette dell’acqua, piste ciclabili, tangenziali inutili?
Dall’ottobre 2014 ci stiamo battendo con un unico obiettivo: SALUTE, PREVENZIONE, SICUREZZA AMBIENTALE, FUTURO!
Siamo e vogliamo rimanere ben distanti da basse logiche di potere politico, piene di dichiarazioni pubbliche a cui seguono ben poche azioni.
Da oltre 1 anno ci troviamo di fronte ad amministrazioni che sono prive di una capacità/volontà di decidere solo ed esclusivamente per tutelare il bene della popolazione e che improvvisano baratti tribali (le compensazioni) per mettersi in pace con la propria coscienza mentre ingannano inconsapevoli cittadini.
Ebbene, questo è il momento di agire e nessuno vi toglierà le castagne dal fuoco. Siete una parte rilevante ed influente di un processo decisionale in itinere che potete ancora condizionare con le vostre scelte, a tutto vantaggio della popolazione e della vostra stessa dignità di uomini occupanti ruoli istituzionalmente fondamentali.
Noi non ci fermeremo perché i vostri incarichi hanno un termine, ma la salute nostra e dei nostri figli è un valore eterno.
Fatevene carico anche voi per la parte che vi compete!
Vi informiamo sin d’ora che, sulla base delle scelte che assumerete, daremo avvio ad una campagna mediatica e informativa a tutta la cittadinanza e a iniziative a sostegno delle nostre convinzioni.
Convinzioni che non sono solo nostre, ma appartengono ai quasi 10.000 cittadini che 1 anno fa hanno firmato la petizione popolare che, come comitati, abbiamo promosso e che da allora continuano a seguire assiduamente la vicenda Italcementi Calusco.
Saranno i cittadini a valutare l’operato dei loro rappresentanti.
Con i migliori saluti,
RETE RIFIUTI ZERO LOMBARDIA – COMITATO LA NOSTRA ARIA
Contatti: rifiutizeromerate@gmail.com ; comitatolna@gmail.com