Il comune di ecco ha aderito alla “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo“, istituita nel 2001 in memoria della tragedia di Marcinelle, per ricordare tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero.L’8 agosto 1956 in Belgio avvenne una tragedia senza precedenti. Un incendio, scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile di Bois du Cazier, causò la morte di 262 persone di dodici diverse nazionalità: 136 minatori erano italiani. Rimasero senza via di scampo, soffocati dall’ossido di carbonio e braccati dalle fiamme.Le operazioni di salvataggio furono disperate fino al 23 agosto, quando uno dei soccorritori diede l’annuncio, in italiano: “Tutti cadaveri”.Il 22 marzo del 1957 vennero portati in superficie gli ultimi corpi. Era una geografia del disastro italiano: dell’Abruzzo 60 morti, Puglia 22, Marche 12, Friuli 27, Molise 7, Sicilia 5.40 le bare che ritornarono in Italia, 22 solo a Manoppello, un piccolo paese abruzzese in provincia di Chieti, il più colpito dei paesi “protagonisti” dell’emigrazione italiana.