“Le azioni poste in essere dal territorio lecchese per dare impulso alla propria economia iniziano a dare frutti: la provincia è la prima a livello lombardo per crescita del tasso di occupazione, passando dal 66,2% del 2015 al 68,3% del 2016. L’aumento di 2,1 punti percentuali è superiore sia alla media regionale che a quella nazionale (rispettivamente +1,1 e +0,9 punti percentuali)”: il Presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva, commenta con soddisfazione le elaborazioni dell’Osservatorio Economico Provinciale camerale su dati Istat.
“Sebbene non siano ancora stati raggiunti i valori del periodo pre-crisi, i dati del 2016 sono incoraggianti: il numero di occupati ha superato le 150.000 unità (Lecco +2%; Lombardia +1,7%, Italia +1,3%)”, evidenzia il Presidente Riva: “Un risultato importante ottenuto anche in virtù della diminuzione del tasso di disoccupazione, pari a -0,4 punti percentuali. Tuttavia, occorre mantenere alta l’attenzione da parte di tutti i soggetti titolari di competenze: in numeri assoluti, dal 2008 le persone in cerca di lavoro nella nostra provincia sono aumentate di 4.300 unità. Ponendo pari a 100 il numero di Lecchesi in cerca di occupazione a fine 2008, nel 2016 il valore è quasi raddoppiato, attestandosi a 187,4; in Lombardia a 205,3 e in Italia a 178. Allo stesso tempo il valore indice degli occupati nel 2016 si è attestato a 99,5 (stesso dato in Lombardia e 97,2 in Italia)”.
“In un’ottica di sostegno all’occupazione, è necessario investire continuamente nella formazione e nella riqualificazione del personale; le sfide poste da ‘Industria 4.0’ – basata sulle nuove tecnologie e su modelli organizzativi innovativi – impongono una sempre maggior sinergia tra mondo dell’istruzione e dell’impresa”, prosegue il Presidente Riva. “Essere in grado di fornire ai giovani le competenze concretamente richieste dal mercato, puntando sull’aggiornamento costante dei soggetti che vi operano, è obiettivo fondamentale per la competitività della nostra realtà”.
Lecco non solo fa registrare il più alto incremento del tasso di occupazione tra il 2015 e il 2016 (+2,1 punti1), ma con il valore di 68,3% si posiziona al 2° posto in Lombardia (dietro Milano, 68,4%) e al 7° assoluto in Italia (dove primeggia Bolzano con il 72,7%). In particolare, gli uomini lecchesi occupati evidenziano un incremento di 200 persone circa (+0,2%), mentre le donne aumentano di quasi 3.000 unità (+4,6%). I nuovi progetti messi in campo dai Comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio, come il recente “Impara dai Grandi”, puntano a mettere le donne in condizione di sfruttare le proprie capacità creando nuove realtà imprenditoriali. Il confronto con imprese già avviate e strutturate (benchmarking) consente una maggiore comprensione e consapevolezza delle leve fondamentali per il successo.
Con riferimento ai settori, nel 2016 è cresciuta l’occupazione lecchese nell’industria (+6,9% a fronte del +1,2% regionale e del -0,5% nazionale), mentre sono calati agricoltura (Lecco -52,1%; Lombardia -19,6%; Italia +4,9%) e servizi (Lecco -0,4%; Lombardia +2,5%; Italia +1,8%).
Paragonando il dato 2016 con quelli pre-crisi il numero complessivo di occupati della nostra provincia è calato di circa 700 unità (-0,5% contro il -0,5% lombardo e il -2,8% nazionale): il numero indice delle donne occupate (ponendo quello 2008=100) è salito a 103,6, mentre quello degli uomini è calato a 96,73. Sempre rispetto al 2008, nonostante il calo dell’ultimo anno sono aumentati i lavoratori del settore terziario (Lecco 106,8; Lombardia 105,5; Italia 101,5), mentre sono calati quelli di agricoltura e industria (gli indici del territorio lecchese si sono attestati rispettivamente a 39,7 e a 92,2).
Con riferimento al tasso di disoccupazione, Lecco occupa la 2a posizione tra le province lombarde (5,8%) dietro a Bergamo (5,3%). Nella classifica nazionale la nostra provincia occupa il 6° posto (la leader Bolzano registra il 3,7%). In particolare, cala sia il tasso di disoccupazione maschile (dal 4,9% al 4,6%) che quello femminile (dal 7,9% al 7,4%): gli uomini in cerca di occupazione diminuiscono di circa 200 unità e le donne di 100. Tuttavia, rispetto al periodo pre-crisi il tasso di disoccupazione lecchese è quasi raddoppiato (era il 3,2% a fine 2008): è aumentato sia il dato degli uomini (dal 2,3% al 4,6%) che delle donne (dal 4,5% al 7,4%).
A Lecco il totale delle forze lavoro passa dalle 156.800 unità del 2015 alle oltre 159.000 dello scorso anno (+1,6%, contro il +1,2% della Lombardia e il +1,1% nazionale); calano di 100 unità gli uomini e crescono di quasi 2.700 le donne. Il tasso di attività passa dal 70,7% al 72,6% (Lecco è 2^ tra le province lombarde, dietro a Milano, e 17^ nella classifica nazionale guidata da Bologna con il 76,1%) (cfr. tab 6 e 7 dell’allegato statistico). Rispetto al periodo pre-crisi le forze lavoro sono aumentate di quasi 4.000 unità (con un calo di oltre 800 uomini e una crescita di quasi 4.500 donne), mentre il tasso di attività è cresciuto del 3,9% (quello maschile è passato dal 79,9% all’80,8%; quello femminile dal 59,4% al 64,1%).