Regione Lombardia, appena appresa la notizia delle condizioni dell’Istituto tecnico Parini, ha avviato un percorso di verifica e consultazione con la Provincia di Lecco per individuare in tempi celeri una soluzione.
Con il collega di Giunta, Assessore Massimo Garavaglia, abbiamo messo a disposizione gli uffici regionali affinché venisse verificata la modalità attraverso la quale mettere a disposizione l’immobile ex Politecnico in via Marco D’Oggiono (LC), per insediarvi una quota parte di classi dell’Istituto.
In seguito alla richiesta del Presidente della Provincia di Lecco del 5 agosto 2016, sono stati organizzati due sopralluoghi per consentire agli uffici tecnici provinciali ed alla scuola di visionare l’edificio, per verificare la fattibilità tecnica dell’operazione, e valutare eventualmente interventi di manutenzione e adeguamento degli impianti.
In data 18 agosto u.s. si è svolto il primo sopralluogo per valutare l’effettiva rispondenza degli spazi alle esigenze logistiche della scuola con l’ing. Valsecchi, dirigente responsabile Area Lavori Pubblici e Infrastrutture della Provincia di Lecco e con il Preside dell’Istituto Parini.
In data 23 agosto u.s. è stato effettuato dagli uffici regionali un secondo sopralluogo finalizzato a raccogliere ulteriori elementi per poter sottoporre una proposta di deliberazione alla Giunta Regionale, nella prima seduta utile di settembre, onde garantire la messa a disposizione dell’immobile in comodato d’uso in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico.
In maniera informale, la provincia ha comunicato agli uffici tecnici regionali l’individuazione di una “diversa soluzione” rispetto a quella prospettata da Regione Lombardia.
“Se per diversa si intende quella di organizzare le lezioni in doppi turni (mattino per talune classi- pomeriggio per altre)” dichiara il SSR Nava “come si evince da una comunicato ufficiale del Dirigente Scolastico del 25/08/2016, questa scelta non tiene sicuramente conto delle esigenze delle famiglia e degli studenti stessi”.
Regione Lombardia si è dimostrata sin da subito disponibile a trovare una soluzione per evitare il disagio e garantire la continuità didattica in tempi rapidi.
Una scelta frutto di una scarsa programmazione che avrà ricadute negative sul rendimento scolastico degli alunni e sulle loro famiglie.