I Luf nascono da un’idea di Dario Canossi, nato sulle montagne della Val Camonica, in provincia di Brescia, terra che ispira quasi tutte le sue canzoni. Canzoni che parlano di vita comune e “camuna”, personaggi e storie vere, nel senso più poetico del termine.
Piccole perle di dialetto, amore per la cultura, tradizione popolare e impegno sociale, tutti elementi che sono alla base della filosofia dei Luf. Da quelle parti “luf” vuol dire lupi e i Luf infatti sono un branco di musicisti che arrivano da esperienze diverse e che insieme riescono a creare un impatto sonoro forte, con una grande impronta folk-rock. Le loro canzoni colpiscono il cuore e le gambe, scatenando un’irresistibile voglia di muoversi. I Luf muovono quindi, sostanzialmente da dove Van De Sfroos si è fermato con “Breva e Tivan”, disco al quale ha collaborato lo stesso Canossi e si collocano sul versante che, dai Modena City Ramblers in poi e su derivazione del calco internazionale dei Pogues, ha mischiato temi e musiche tradizionali rielaborate con ritmiche e meccaniche rock. Ne esce un impasto divertente e vitale che trascina e coinvolge. Il gruppo prende forma all’alba del 2000: due anni di duro lavoro e finalmente arriva il primo disco: “Ocio ai Luf” che ottiene un buon successo sia popolare che di critica, bissato dall’ottima accoglienza ai concerti dal vivo l’ambito dove i Luf si esibiscono al meglio. Il camuno Dario Canossi, voce e leader de “I Luf”, abbandonata l’avventura De Sfroos, esperienza a cui aveva contribuito fortemente, decide di intraprendere la via del folk, con un repertorio di composizioni originali . Ecco quindi “I Luf”, musica vivace e dalla grande comunicativa, la vitalità del rock si incontra con la profondità e i ritmi della tradizione. Se le musiche de “I Luf” creano un’atmosfera gioiosa, i testi delle canzoni, taluni in dialetto della Val Camonica, sono ricchi di riferimenti all’attualità. Sempre maggiore è in questi ultimi tempi il seguito di pubblico de i Luf: lo testimoniano le decine di concerti spesso a sostegno di associazioni di volontariato e solidarietà internazionali. La musica dei LUF è intrisa di folk e bagnata di rock, è allegria e ballo, colpisce contemporaneamente al cuore e alle gambe senza comunque cadere nella banalità dei testi che, nella tradizione di Dario Canossi, sono pieni di riferimenti all’attualità e all’impegno sociale. Ogni concerto una festa di allegria e impegno nella migliore tradizione della musica d’autore italiana. I Luf amano definirsi dei dopolavoristi di lusso, tutta gente che per vivere fa un altro mestiere, chi il fotografo, chi l’infermiere, chi il camionista, chi il magazziniere, chi il professore; ma per divertirsi fanno la stessa cosa: suonano!
Il prossimo venerdì 15 aprile il gruppo sarà di scena al teatro De Andrè di Mandello del Lario alle ore 21. Il biglietto d’ingresso costa 10 Euro e può essere acquistato sia la sera stessa, sia in prevendita all’ufficio Cultura di via Manzoni ogni giovedì e venerdì dalle 10 alle 13.30. In alternativa, i tagliandi possono essere riservati indicando in una mail a cultura@mandellolario.it il proprio nome, cognome e numero telefonico.