A Bruxelles, nella giornata di giovedì 28 gennaio, i portavoce del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Tiziana Beghin, e alla Camera dei Deputati, Cosimo Petraroli, Riccardo Fraccaro, Sergio Battelli, si sono riuniti per organizzare in Italia una mobilitazione e una campagna informativa e comunicativa contro il TTIP, il trattato di libero scambio USA/UE, fortemente voluto dalle maggiori multinazionali, che creerà di fatto un’area di mercato unico a giurisdizione sovranazionale, in cui i Paesi membri non avranno più giurisdizione sulle controversie commerciali che dovessero coinvolgere i propri territori e cittadini.
“Nei fatti, gli USA con il TTIP vogliono invadere il mercato europeo – spiegano i Cinquestelle – il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto che analizza le conseguenze su import ed export per le due sponde dell’Atlantico qualora il TTIP venga approvato. I risultati sono impressionanti. Oggi il volume degli scambi di carne suina e avicola è bassissimo perché gli americani trattano queste carni con sostanze nocive vietate in Europa, come ormoni della crescita, cloro e ractopamina.
Ecco spiegato il boom: con il Ttip questi prodotti entrerebbero in un mercato oggi chiuso per ragioni di salute pubblica.
Lo studio americano fa, inoltre, una specie di lista nera in cui elenca quelle leggi a protezione dei consumatori europei che gli americani vorrebbero fare saltare.
Tra questi ci sono il divieto sull’uso di cloro per la pulizia delle carcasse animali, l’importazione massiccia di OGM, il divieto di vendita di carne e prodotti animali cresciuti con ormoni della crescita, i limiti al numero di cellule somatiche nel latte vaccini. Gli Stati Uniti vogliono rovesciare la bilancia commerciale fra le due sponde dell’Atlantico: oggi l”Europa esporta ogni anno negli Stati Uniti prodotti agro-alimentari per un valore di circa 23 miliardi di dollari e ne importa dagli Stati Uniti per 14 miliardi di dollari. Con il TTIP si rovescerebbe tutto, a detrimento degli interessi economici europei, e con accresciuti rischi sulla salute dei suoi cittadini. Con il TTIP e la rimozione delle protezioni sanitarie nel commercio, infatti, il surplus europeo scenderebbe da 7,6 a 0,1 miliardi di euro. Gli Stati Uniti esporterebbero in Europa beni dal valore di oltre 9,5
miliardi di dollari. Le eccellenze dell’agricoltura europea verrebbero rase al suolo, così come la biodiversità, vera miniera d’oro dell’Italia.
A chi conviene, dunque, il TTIP? Sicuramente non a chi vive e produce in Europa, e l’Italia sarebbe tra i paesi maggiormente colpiti. In Germania, quantomeno, il TTIP è parte di un dibattito pubblico, la stampa dedica inchieste e reportage sul tema, in TV i favorevoli e i contrari si confrontano. Non a caso, lo scorso 10 ottobre a Berlino 250 mila persone sono scese in piazza contro il TTIP. Il M5S organizzerà quindi in Italia una mobilitazione contro questo assurdo e dannoso trattato, per portare in piazza ciò che qui viene colpevolmente nascosto all’opinione pubblica”.