“Per la costruzione della biblioteca della Shoah e dell’archivio della memoria la giunta regionale lunedì stanzierà 1,2 milioni su proposta del presidente Roberto Maroni e dell’assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Cristina Cappellini. Questo è il nostro segno concreto di grande attenzione alla memoria di quei fatti che ricordiamo
oggi”.
Lo ha annunciato l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea intervenuta oggi alla commemorazione del XVII ‘Giorno della Memoria’ che si è tenuta al Teatro degli Arcimboldi di Milano alla presenza di Liliana Segre e del presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Ferruccio de Bortoli. Tra gli intervenuti, anche Delia Campanelli, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
“La mia attenzione per i problemi culturali e pedagogici collegati con la memoria della Shoah, non è di oggi” ha detto l’assessore Aprea. “Sin da quando ho ricoperto l’incarico di sottosegretario presso il Ministero dell’Istruzione – ha ricordato Aprea – fui chiamata dalla Presidenza del Consiglio a coordinare l’attività della Presidenza italiana della Task force per la Cooperazione internazionale sui temi dell’Educazione, della Memoria e della Ricerca intorno all’Olocausto. Nel 2000 molti governi, e fra questi il nostro, avevano dato vita, a Stoccolma ad un Forum internazionale dal quale era scaturita una dichiarazione solenne – la ‘Dichiarazione di Stoccolma’ – che assegnava pieno riconoscimento alla Task force creata due anni prima. Uno dei compiti principali ad essa attribuiti era quello di impegnarsi ad incoraggiare, presso le scuole e le università, lo studio dell’Olocausto in tutte le sue dimensioni. In Italia, costituimmo a questo scopo una rete nazionale di docenti responsabili e di esperti regionali sui temi della lotta al razzismo e all’antisemitismo e su quello specifico dell’insegnamento/apprendimento della Shoah. E una analoga rete fu costituita a livello universitario. In questi anni, anche grazie al lavoro della Task force e all’impegno di molti storici e di molti pedagogisti – ha concluso Aprea – la ricerca nell’ambito dell’insegnamento/apprendimento della Shoah ha conosciuto interessanti sviluppi e ha aiutato i docenti a selezionare contenuti che permettono agli studenti una più chiara comprensione di una storia complessa”.