Alla cortese Attenzione del Direttore
Lecco negli ultimi giorni è stata teatro di una serie di episodi di vandalismo che non dobbiamo sottovalutare. Ad un lettore poco attento sembrerebbe che tali atteggiamenti siano una recrudescenza degli anni ’70. In realtà i fatti e la situazione storico politica sono completamente diversi e vanno analizzati per quello che sono, senza retorica ed evitando di cadere in un sensazionalismo esagerato. Negli anni Settanta c’era uno scontro fra ideologie contrapposte invece oggi a Lecco ci sono realtà associative che si impegnano sul territorio e a qualche invidioso questo appassionato impegno da fastidio.
Da un lato ci sono associazioni e partiti di destra: Lealtà Azione, Orizzonte Ideale, Ad Maiora Leucum, Destra Per Lecco Casa Pound, Fratelli d’ Italia e Azione Nazionale, che fanno politica organizzando conferenze, distribuendo materiale informativo, programmando banchetti per la raccolta alimentare e occupandosi delle problematiche nazionali e territoriali. Queste iniziative permettono ai lecchesi di conoscere realtà complesse e poco conosciute come la questione del Donbass o della Siria oppure permettono alle persone che, in questo momento di crisi, versano in condizioni di forte difficoltà di ricevere un aiuto concreto.
Dall’altro lato ci sono dei ragazzotti che hanno smesso di fare politica, ovvero di interessarsi ai problemi della realtà che li circonda, hanno smesso di vivere la politica come servizio alla propria comunità e si sono messi al servizio della propria ideologia. Questi ultimi preferiscono agire nottetempo imbrattando lapidi e targhe, appendendo volantini di dubbio gusto, evitando di mettersi in discussione ed evitando di esporsi personalmente in piazza e nelle sale con le proprie idee e i propri valori, dimostrando una poca conoscenza della storia passata – si veda – la questione delle foibe e di quella più recente, la questione della targa che è stata sì “revisionata”, ma revisionata nel recente passato da una maggioranza di sinistra dopo un aspro dibattito in consiglio.
La destra continui a organizzare banchetti , conferenze e ad interessarsi della città e questi quattro ragazzotti incomincino a fare politica e capiscano la differenza fra fare politica e fare il teppista.
Antonio Pasquini