Arnaldo Redaelli è stato confermato per acclamazione alla Presidenza nazionale di Anaepa Confartigianato Edilizia, raccogliendo il consenso unanime dell’assemblea elettiva riunitasi il 22 luglio scorso a Roma. Continuerà a guidare fino al 2021 la maggiore organizzazione delle piccole imprese italiane dell’edilizia che rappresenta oltre 50mila imprenditori. Redaelli ricopre anche la carica di presidente della categoria Edili di Confartigianato Lecco.
“La nostra Associazione – ha dichiarato Redaelli indicando le linee programmatiche del suo secondo mandato – prosegue il proprio cammino all’insegna della capacità di rispondere a nuovi bisogni per la ripresa e lo sviluppo dell’artigianato edile e delle piccole imprese. La sfida per rilanciare il comparto è enorme e allo stesso tempo molto stimolante e può essere affrontata e vinta solo agendo insieme e condividendo pratiche ed esperienze. Alla nostra voglia di fare impresa si deve però accompagnare il giusto supporto di politiche e risorse adeguate per garantire il futuro del comparto edile”.
I rapidi cambiamenti dell’economia e del mercato impongono risposte altrettanto rapide, grande responsabilità nelle decisioni, nella capacità di ascolto e nel far circolare le idee. “Finalmente – ha detto Redaelli – vediamo il risultato del nostro impegno: l’edilizia è tornata nell’agenda dei lavori del Governo e del Parlamento. Noi imprenditori artigiani possiamo giocare un ruolo da protagonisti per realizzare un’edilizia di qualità. Non è uno slogan o un sogno quello di far tornare il comparto delle costruzioni al peso che storicamente ha sempre avuto per l’economia e il lavoro in Italia”.
“Nello svolgere la nostra azione a fianco delle imprese – ha commentato Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco – sentiamo la pressante responsabilità di essere un punto di riferimento prezioso per i nostri associati. La situazione del settore edile è ancora fragile e caratterizzata da una notevole variabilità. Una delle chiavi per la tenuta del comparto è nella ristrutturazione e nella riqualificazione energetica di oltre due milioni di immobili e abitazioni. Tale segmento è infatti l’unico ad aver registrato un incremento nel corso degli anni, soprattutto grazie agli incentivi fiscali rafforzati che vanno pertanto riconfermati agli attuali livelli”.