Beppino Englaro sarà risarcito da Regione Lombardia di 133 mila euro per non aver consentito il ricovero di Eluana in una struttura sanitaria lombarda adeguata per la sospensione dell’alimentazione forzata e l’idratazione e aver costretto quindi l’uomo a trasferire la figlia alla casa di riposo la Quiete di Udine.
E’ questa la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Regione contro la sentenza del Tar che si era già pronunciato a favore del papà della giovane.
Le reazioni da parte di Regione Lombardia non sono mancate. “In merito alla decisione del Consiglio di Stato sul caso Englaro, Regione Lombardia provvedera’ a dare corso alla sentenza secondo i termini di legge. Le sentenze non
si commentano, ma si attuano, per questo, ancorche’ i fatti oggetto della sentenza di oggi siano imputabili alla precedente amministrazione, procederemo al risarcimento di Beppino Englaro. L’appello incidentale volto ad ottenere un maggiore risarcimento e’ stato comunque respinto”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.