“Per diverse persone in carcere e’ possibile intercettare operatori e cominciare percorsi altrimenti difficilmente accessibili. E’ questa l’esperienza di vari laboratori di produzione avviati negli istituti lombardi, di corsi per l’apprendimento della lingua italiana”.
Lo ha detto oggi, all’Universita’ Luigi Bocconi, l’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilita’ di Regione Lombardia, nel corso della tavola rotonda del convegno ‘Esecuzione della pena e inclusione sociale, costruire una governance regionale’, a cui ha partecipato anche l’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro.
“Creare una governance – ha chiarito l’assessore – significa porre i presupposti per garantire che la persona in situazione di bisogno possa essere accompagnata verso l’inclusione sociale. Una particolare attenzione nella recente programmazione e’ stata data alle donne detenute. L’impegno, ormai quasi ventennale, ha come punti fondamentali l’innovazione, il raggiungimento dei soggetti piu’ deboli, la complementarieta’ delle azioni, la sostenibilita’ delle stesse e, naturalmente, i paletti della legge regionale che garantisce una filiera di interventi finalizzati al reinserimento”.
Per quello che riguarda le prospettive, “Il passaggio successivo sara’ il riconoscimento di elementi di standardizzazione, per una possibile messa a sistema di alcune tipologie di intervento. Il ruolo dell’ente locale – ha concluso l’assessore – dovra’ essere sempre piu’ sostenuto, per garantire lo sviluppo di azioni integrate ed e’ fondamentale che organizzazioni no-profit, imprese e soggetti pubblici coordino i contributi di natura economica e sociale”.