In Lombardia vi sono numerosissimi beni sequestrati alla mafia. Per le istituzioni è molto importante che questo patrimonio immobiliare possa essere riutilizzato dalla cittadinanza, a fini di utilità sociale. Per questo la Commissione speciale Antimafia, su proposta e in collaborazione con il Comitato tecnico scientifico, organismo consultivo a supporto della Commissione stessa, ha deciso di rivolgersi alla fantasia dei cittadini lombardi tramite un concorso per individuare modalità di riutilizzo di tali beni che siano originali, creative e realistiche.
“C’è tempo fino al 10 febbraio per partecipare al concorso – spiega Paola Panzeri, avvocato lecchese, componente del Comitato tecnico scientifico – L’invito è rivolto a chiunque sia interessato, a titolo individuale (es. studenti, professionisti, volontari) o anche a titolo collettivo (es. comuni, scuole, ordini professionali ed associazioni) affinchè presenti proposte sulle possibili modalità di riutilizzo dei beni confiscati, anche prospettando un loro diverso uso in relazione sia alla destinazione, sia alle possibili finalità no profit”.
I beni confiscati presenti sul territorio lombardo sono generalmente appartamenti, villette a schiera, negozi, autorimesse, ristoranti, capannoni artigianali, depositi e botteghe artigiane. Le proposte potranno riferirsi anche ad un bene, anche non rientrante tra quelli sopra indicati, del quale eventualmente si abbia diretta conoscenza. Le proposte dovranno pervenire entro e non oltre il 10 febbraio 2017, unitamente all’apposito modulo reperibile nel link sul portale istituzionale www.consiglio.regione.lombardia.it
“La Commissione, in collaborazione con il Comitato, individuerà le proposte ritenute più ingegnose, intuitive e realistiche, che verranno presentate, preferibilmente a cura dello stesso partecipante, in una giornata dedicata, durante la settimana della legalità prevista per il mese di marzo 2017″, conclude Paola Panzeri.