Approvato il bilancio di Silea, ecco le strategie future

L’assemblea intercomunale di Silea Spa ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2016

09 Giugno 2017
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L’assemblea intercomunale di Silea Spa ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2016. Illustrato durante l’incontro anche il nuovo progetto relativo al potenziamento e miglioramento dei servizi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti. All’esterno nel frattempo la protesta degli attivisti per la chiusura del forno, con palloncini lanciati in aria ai cancelli dell’azienda.

L’assemblea intercomunale di Silea Spa, riunitasi giovedì sera nella sede della società a Valmadrera (presenti n. 49 Comuni soci, pari al 77,78% del capitale sociale), ha approvato a larghissima maggioranza (astenuti n 2 Comuni soci Ballabio e Colico) la relazione del presidente del Consiglio di amministrazione, Mauro Colombo, relativa al bilancio al 31 dicembre 2016.

In particolare, l’esercizio dello scorso anno ha visto, rispetto al 2015, un aumento del valore della produzione di Euro 4.001.572, che passa a Euro 42.374.727, per effetto di un incremento dei ricavi delle attività di smaltimento rifiuti (+ Euro 916.880) e delle raccolte differenziate (+ Euro 3.488.330), nonostante una leggera diminuzione dei proventi derivanti dalla cessione di energia elettrica prodotta (- Euro 388.609). D’altra parte si è registrato un aumento dei costi della produzione per Euro 4.597.580 sempre rispetto al 2015, che ha portato il loro valore totale a Euro 40.546.063. La gestione ordinaria si è dunque chiusa con un saldo positivo di Euro 1.828.664 (in flessione di Euro 596.008 sull’esercizio precedente). L’utile al netto delle imposte di competenza è stato di Euro 692.211. L’Assemblea ha condiviso di non distribuire i pur contenuti utili, riducendo ulteriormente il valore medio a tonnellata per lo smaltimento dei rifiuti da 67 a 65 Euro (nel 2009 era 75 Euro), così da favorire un risparmio sia da parte dei Comuni che dei cittadini.

L’Assemblea ha anche preso atto del nuovo progetto relativo al potenziamento e miglioramento dei servizi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani, che riguarda circa 300 mila abitanti e che a fine 2015 è stato confermato fino al 2029 da 88 comuni su 90. Il nuovo progetto si propone non solo di conseguire obiettivi migliorativi sotto il profilo del risparmio economico, ma anche dell’incremento della percentuale di raccolta differenziata, arrivando a toccare dal 61,9% attuale al 75%. Il progetto prevede, oltre alla sostituzione dell’attuale servizio di raccolta multipesante con un sistema multileggero (carta con raccolta monomateriale e sacco viola da destinarsi solo per imballaggi di plastica, tetrapak, alluminio e banda stagnata), anche un’ottimizzazione degli standard di qualità dei servizi di spazzamento, una rendicontazione e reporting dei servizi da parte dell’appaltatore per poter intervenire prontamente su eventuali anomalie, un controllo remoto dei servizi, un potenziamento dei servizi esistenti, l’introduzione della raccolta porta a porta per tutti i comuni soci (ad eccezione dei 10 comuni montani), l’utilizzo di mezzi ad alta tecnologia e basso impatto ambientale. Il tutto mantenendo i costi di gestione attuali e migliorando contestualmente gli standard qualitativi. Sulla base di questo progetto il Consiglio di amministrazione ha deliberato il 30 maggio scorso di indire una procedura aperta per l’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e degli altri servizi di igiene ambientale per il periodo 2018/2025.

L’Assemblea è stata infine informata dal presidente Virginio Brivio dei risultati del recente incontro, svoltosi il 22 maggio scorso, presso gli uffici di Regione Lombardia in merito al progetto di teleriscaldamento. In particolare Regione Lombardia si è dimostrata attenta alle richieste espresse dal territorio e ricettiva nell’accoglimento di un potenziale futuro progetto migliorativo della rete di teleriscaldamento che non tenga conto esclusivamente del cascame termico prodotto dal termovalorizzatore di Valmadrera, ma anche di altre fonti non di origine fossile che possano nel tempo anche sostituire il calore prodotto dall’impianto stesso. Coerentemente con l’atto di indirizzo e alla luce di tali considerazioni, l’Assemblea si è dunque espressa positivamente sulla integrazione e modifica del progetto di teleriscaldamento, decidendo di affrontare in una prossima seduta prevista a luglio ogni ulteriore decisione in merito anche alla revoca motivata della gara per l’affidamento delle pratiche autorizzative relative alla revisione AIA e VIA per la centrale di back-up.

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