Non si placano i commenti sul caso dei lavoratori della biblioteca di Lecco, pagati dalla cooperativa che gestiva il servizio soltanto 5 euro all’ora e adesso licenziati per il fallimento della cooperativa stessa. Dopo la reazione del Comune di Lecco, ecco quella di Rifondazione Comunista Lecco.
Bene ha fatto il consigliere Anghileri a sollevare la situazione dei lavoratori della biblioteca civica di Lecco. Sbagliano il Sindaco e l’Ass. Piazza a sostenere che il Comune non può intervenire. Il Comune, ovvero la stazione appaltante, ha tutti i margini di intervento: solo il comune di Lecco, fino ad ora, ha risparmiato sulle condizioni dei lavoratori in appalto. Il Sindaco Brivio dichiara: “Non tocca a me dare un giudizio di merito”: e invece le tocca Sig. Sindaco. Come l’Ass. Piazza e il Sindaco dovrebbero sapere, al personale impiegato negli appalti per la gestione dei servizi bibliotecari dovrebbe essere garantito il diritto all’equa remunerazione anche rispetto alle retribuzioni orarie del personale dipendente direttamente dall’ente pubblico nel caso di mansioni analoghe.
Questo può essere garantito applicando contratti nazionali e livelli di inquadramento compatibili con le mansioni richieste. Il comune può scegliere di indicare nel capitolato d’appalto il tipo di contratto nazionale più adatto: cioè può fare proprio quello che l’Ass. Piazza e il Sindaco dicono che non è loro responsabilità. E’ evidente a chiunque che il contratto multiservizi del comparto pulizie non è adeguato ma è stato scelto solo perché costa di meno. Perché invece non si è scelto di indicare nel capitolato come contratti di riferimento quelli di Federculture o del Commercio, sicuramente più adeguati al ruolo svolto e più tutelanti rispetto ai lavoratori? Si dice che le risorse sono scarse: ma per altri usi le risorse si trovano sempre come ha dimostrato l’ultimo consiglio comunale.
Se la biblioteca civica è un servizio di eccellenza della città, e lo è, va sostenuta con risorse più adeguate compresi gli importi per garantire in sede di appalto stipendi giusti ai lavoratori, visto che le risorse nei bilanci comunali ci sono. Chiediamo che non solo tutti e otto i lavoratori siano riassunti ma che venga adottato un contratto più adeguato al lavoro e al ruolo svolto. L’Ass. Piazza sarà sicuramente d’accordo con noi che per fare di Lecco una città della cultura, risparmiare sulla pelle di chi gestisce un servizio così importante come la biblioteca non è una buona scelta.
Feder. Prc Lecco