
L’obiettivo e’ ritornare alle origini, ricalcare lo spirito del ’94. Attraverso un’operazione distinta da FI ma anche dal vecchio modello dei partiti tradizionali. L’incontro di ieri tra Berlusconi e Parisi ha fatto segnare un nuovo passo avanti: l’ex direttore generale di Confindustria ha illustrato al Cavaliere il lavoro in vista della convention di meta’ settembre, gli ha portato la lista di chi interverra’, di chi e’ disposto a metterci la faccia a condizione che ci sia discontinuita’ rispetto al vecchio corso. L’ex premier non dovrebbe intervenire alla kermesse di Milano ma ha benedetto l’iniziativa e ribadito a ‘Mr Chili’ il via libera al suo progetto. I colonnelli di FI, pero’, non ci stanno. “Cosi’ – sottolinea piu’ di un ‘big’ azzurro – il partito diventa una ‘bad company’. Non c’e’ bisogno di un nuovo ’94, non c’e’ bisogno di Parisi”. Due strade diverse quindi che per il momento continueranno a non incontrarsi. Perche’ qualcuno in FI ha cercato anche di capire se poteva partecipare alla convention organizzata da Parisi ma si e’ sentito dire che “il partito non c’entra”.




