Lasciare un posto fisso, lo stipendio sicuro al 27 del mese per ripartire da capo con una cosa diversa, ma che piace e dà soddisfazione, chiedendosi come guadagnare con un blog come un blogger professionista. Non è fantascienza, ma quello che ha fatto il blogger Lucca Zocchi che in questa intervista ci racconta la sua storia tanto affascinante quanto stimolante. Oggi Luca è un blogger di successo, si è trasferito in Thailandia e grazie al digitale ha potuto soddisfare le sue passioni e i suoi interessi.
LA STORIA DI LUCA
Luca ha un passato da commerciale. E’ stato un ‘area manager’ per multinazionali come IngDirect e Lottomatica. Nel 2008, con alle porte una profonda crisi finanziaria, che già si iniziava a percepire nelle sue sfaccettature, ha deciso di lasciare il posto fisso. Il tanto agognato e desiderato posto fisso in una realtà così strutturata e con così tanti benefit perché non gli piacevano più determinate dinamiche che subivo da troppo tempo in maniera passiva.
Decise allora di avviare una nuova attività su Internet, sebbene non avesse ancora le idee molto chiare. Ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dell’E-commerce, prima su Ebay e poi è sbocciata la sua passione che è quella dello scrivere. Racconta di non essere mai stato un fanatico della matematica, ma quando si trattava di correggere i temi, invece, le maestre e le insegnanti lo chiamavano alla cattedra per aiutarle. Questa passione ad un certo punto si è trasformata nella sua attività lavorativa.
Ha iniziato con un blog che si occupava di cose molto frivole legate al mondo della televisione. Erano tutti molto pionieri: Youtube era partito da poco e le Web Tv tipo ‘Video Mediaset’ ancora non esistevano. Non c’era nulla e Luca offriva una selezione del meglio, o del peggio a seconda dei punti di vista, di quello che era accaduto in televisione. Con i miei micro progetti editoriali aveva raggiunto notevoli livelli di traffico e monetizzava con la pubblicità. Portava a casa 1 milione di visualizzazioni al mese e grazie alla pubblicità all’interno del sito riuscivo a guadagnare discretamente.
Nel 2010 decise di trasferirsi in Thailandia. Questa vita andò avanti per 4 anni, cioè fino a quando il mercato pubblicitario online, cioè dei banner è imploso su se stesso. I banner sono diventati invisibili, gli utenti hanno iniziato a cliccarci sempre meno, i pay per click sono quasi collassati e qualsiasi strumento non targettizzato è diventato praticamente inefficace. Così Luca si è ritrovato dall’aver un ottimo stipendio per il tenore di vita thailandese (guadagnava circa 2.000, 2.500 euro al mese che in Thailandia significa poter condurre una vita straordinaria), ad avere un business che stava via via scemando non tanto in termini di traffico, quanto di richiesta pubblicitaria.
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