Ieri sera al teatro di Valmadrera si è svolto un incontro pubblico promosso dall’Amministrazione comunale in cui si è spiegato ai cittadini lo studio epidemiologico in corso sulle emissioni dell’inceneritore di Silea. In progetto c’è la realizzazione del progetto di teleriscaldamento che riguarderà il vicino inceneritore e che permetterà la produzione di energia termica dalla combustione dei rifiuti.
A spiegare lo studio, che coinvolge i comuni di Annone Brianza, Civate, Galbiate, Lecco, Malgrate, Suello e Valmadrera, sono stati direttamente gli addetti ai lavori, ossia due medici del Servizio epidemiologico dell’Ats Brianza, Luca Cavalieri d’Oro ed Emanuele Amodio, Cristiano Piccinelli dell’Università di Torino e l’epidemiologo dell’Arpa Piemonte Ennio Cadum.
Ad essere prese in esame per l’analisi, che è partita a luglio 2016 e che terminerà a fine 2018, sono 76.825 persone. Di tale campione si stanno raccogliendo i dati anagrafici, il luogo di residenza, il follow-up sanitario relativo agli anni compresi dal 2003 al 2015 (mortalità, primo ricovero, registro tumori e schede Cedap) e poi si compareranno i dati con le variabili ambientali come quelle relative all’esposizione e alle emissioni per arrivare a delle conclusioni.
Molte sono state le domande e gli interventi da parte dei presenti alla serata, alcuni rivolti agli specialisti anche in tono piuttosto deciso e con una vena polemica soprattutto sul metodo di analisi e sul reale stato di salute dei cittadini dovuto alle emissioni dell’inceneritore di Silea.