Il 21 e 22 marzo il prof. Giuseppe Di Giuda del Politecnico di Milano ha partecipato a Iscol@Design, fiera del design delle scuole per il nuovo millennio. Nel corso dell’evento ha presentato gli eccellenti risultati del progetto della scuola primaria di Melzo interamente gestito con la metodologia BIM (Building Information Modeling). Il docente, in collaborazione con i tesisti Laura Pellegrini e Mirko Locatelli, ha inoltre coordinato un laboratorio rivolto ai bambini che hanno avuto l’opportunità di progettare la loro scuola ideale, prima in digitale e poi con i mattoncini LEGO® .
La tecnologia BIM approda a Cagliari al Salone Iscol@Design, dedicato al design delle scuole per il nuovo millennio. A portare l’esperienza del Politecnico di Milano in questa due giorni, che il 21 e 22 marzo u.s. ha radunato esperti e professionisti provenienti da ogni parte dello stivale, è stato Giuseppe Di Giuda, docente di Ergotecnica Edile e Tecnologia e Progettazione in Ambiente BIM e responsabile scientifico dell’accordo di collaborazione in essere tra il Politecnico di Milano e l’Unità di Missione Iscol della Presidenza della Regione Sardegna.
Un programma ricco di eventi e conferenze sul tema dell’edilizia scolastica, cinquemila metri quadrati di esposizione, in cui le parole d’ordine sono state innovazione, tecnologia e materiali. Al centro la scuola, concepita secondo i principi della moderna didattica, realizzata come uno spazio unico e integrato, caratterizzato da flessibilità degli ambienti e capace di garantire comfort e benessere per i più piccoli.
Nel corso dell’evento sono stati presentati esempi virtuosi di edilizia scolastica realizzati sul territorio nazionale e il prof. Di Giuda ha illustrato il caso della scuola primaria di Melzo il cui processo edilizio è stato completamente gestito con metodologia BIM, con la consulenza del Politecnico di Milano. Il progetto ha dimostrato come sia possibile gestire un appalto pubblico efficientando mezzi e risorse disponibili. I risultati parlano chiaro: i lavori, preventivati in 360 giorni si sono conclusi in 225, facendo risparmiare all’amministrazione del comune milanese circa 250.000 euro. La metodologia BIM (Building Information Modeling), consente di raccogliere e gestire in maniera dettagliata e trasparente tutte le fasi dell’iter procedurale, dall’impostazione dei criteri della gara d’appalto, alla consegna dell’opera. Un database costantemente aggiornato che tutti i soggetti coinvolti nel processo possono consultare in qualsiasi momento e che garantisce il costante allineamento delle informazioni e la perfetta integrazione degli interventi.
Nello spazio espositivo del salone, inoltre, tante attività per i bambini e, tra queste, il prof. Di Giuda, grazie alla collaborazione di Laura Pellegrini e Mirko Locatelli, tesisti impegnati in un progetto per una nuova scuola a Posada (Nuoro), ha gestito un laboratorio interattivo che ha coinvolto 50 bambini. I giovani progettisti sono stati invitati a pensare alla loro scuola ideale immaginando gli spazi, gli arredi e le funzionalità. Le tante idee emerse hanno preso poi forma, prima in digitale, grazie a un apposito software di modellazione, e poi con l’utilizzo dei mattoncini LEGO®.