Sentieri attrezzati messi in sicurezza

Sono quattro gli interventi delle Guide Alpine in provincia di Lecco

24 Novembre 2016
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sentieri-montagnaSei vie attrezzate messe in sicurezza, di cui quattro nel lecchese, e una smantellata in provincia di Brescia: si sono conclusi i lavori di ristrutturazione svolti dalle Guide Alpine della Lombardia per l’anno 2016 sui sentieri attrezzati. I restauri rientrano nel progetto di Promozione della montagna e delle sue professioni, realizzato dal Collegio lombardo in collaborazione con l’Assessorato Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia.

Nel 2015, nell’ambito dei lavori di sistemazione degli impianti delle vie attrezzate finanziati congiuntamente da Regione Lombardia e dal Collegio Guide Alpine Lombardia, le Guide Alpine avevano realizzato il primo censimento dei sentieri attrezzati della regione. Attraverso rilievi fisici sul territorio era stata stilata una classifica di tutte le strutture esistenti ed erano stati svolti i primi interventi di manutenzione. Nell’autunno del 2016 i restauri sono proseguiti impegnando le Guide in 30 giornate di lavoro, la metà delle quali svolte a titolo gratuito.

Uno di questi interventi ha riguardato la Direttissima alla Grignetta o Grigna Meridionale (segnavia n. 8): sono stati svolti diversi, piccoli interventi manutentivi dal Caminetto Pagani fino a Colle Garibaldi e in prossimità del canale della Guglia Angelina. Vecchi cavi di plastica sono stati sostituiti con catene, ancoraggi danneggiati sono stati rimpiazzati da altri nuovi, in alcuni casi sono stati costruiti ex novo tratti attrezzati con catena, come nel caso del Canale Angelina. Infine è stato portato a valle del vecchio materiale dismesso in seguito a precedenti interventi.

Ancora sulla Grignetta, risistemata la Ferrata dello Scarettone, dove sono stati sostituiti il cavo plastificato vecchio con la catena e alcuni punti di ancoraggio danneggiati, e il Sentiero Cecilia, per il quale è stata effettuata la manutenzione di un tratto danneggiato.

Interessato dai lavori anche il Canalone Bobbio al Resegone, chiamato anche Sentiero Attrezzato Carlo Villa, in località Piani d’Erna, in provincia di Lecco. La manutenzione alla ferrata ha comportato la sostituzione di parte del cavo metallico e sistemazione dei relativi ancoraggi.

Fuori provincia, sono state risistemate la Via Ferrata del Pizzo Badile Camuno, nella media Val Camonica, nel Comune di Cimbergo, Brescia, interamente riattrezzata, e la Via Ferrata “Erminio Arosio” al Corno di Grevo, sita nei Comuni di Saviore dell’Adamello e Fresine in Val dell’Adamè, Valcamonica; in questo caso i lavori sono stati eseguiti nel tratto che porta in vetta, dove sono stati sostituite parti del cavo metallico.

Il Sentiero dei Mughi, situato in provincia di Brescia tra la Val Trompia e il Lago d’Idro, già chiuso perché attrezzato con materiale obsoleto e pericolante, è stato completamente disarmato. Il materiale sarà portato a valle in attesa di fondi per riattrezzare la ferrata completamente. Un tratto della via ferrata al Pizzo Badile Camuno

“Questi interventi – ha spiegato Antonio Rossi, assessore allo Sport e alle Politiche per i giovani – rientrano nel progetto sostenuto con convinzione da Regione Lombardia per la riqualificazione e per la promozione delle nostre montagne, come il recente Educational delle Guide Alpine, nell’ambito del quale si inserisce anche il progetto di valorizzazione delle falesie lecchesi che, dopo alcuni stop, è ripartito di recente per concludersi entro il 30 giugno 2017. Le Guide alpine rappresentano i veri professionisti della montagna, i soli per competenza a poter valutare e garantire la sicurezza su uno dei nostri più grandi patrimonio del nostro territorio: i sentieri”.

Il Consiglio regionale, fa sapere Rossi, ha approvato proprio qualche giorno fa la proposta di legge sui sentieri: “Per la prima volta – prosegue l’assessore – la Lombardia si doterà di un vero e proprio ‘Codice dei sentieri’, una legge per normare la rete escursionistica definendo i percorsi escursionistici, creando un catasto, chiarendo le competenze dei vari enti gestori e programmando la manutenzione e la creazione di nuovi sentieri. Valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio ambientale e storico-culturale, sviluppare le attività rurali, diffondere forme di turismo eco-compatibile e valorizzare sia la montagna sia la pratica sportiva in ambienti naturali con la concretezza che ci contraddistingue: questi i nostri obiettivi”

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