L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita’, Alessandro Sorte, non ‘ci sta’ e replica alle dichiarazioni rilasciate ieri sera dal Ministero delle Infrastrutture circa il ponte di Annone.
“Indipendentemente dalla questione giudiziaria in corso, secondo Sorte, chi gestisce una superstrada come la SS36 deve farsi carico di garantire la “permeabilita’ alla rete locale, e lo Stato, attraverso Anas con cui ha un contratto, deve concretamente impegnarsi a risolvere le interferenze. Non solo le leggi, ma anche la logica dicono che non si puo’ costruire una strada o un’autostrada consumando il territorio senza anche ripristinare e garantire nel tempo le connessioni locali stradali, ciclabili e pedonali insieme ai corridoi ambientali”.
Sorte poi affonda il colpo ricordando che “sono le tasse che pagano i lombardi a sostenere il bilancio dello Stato” e, per questo motivo, appare alquanto “improprio e fuori luogo” chiedere altri fondi alla Regione. “Nonostante la Lombardia sia la Regione che versa piu’ imposte allo Stato – spiega – e’ quella che riceve, in cambio, meno trasferimenti in termini di spesa pubblica“.
Non e’ tutto. Diverse stime hanno infatti confermato che circa 100 dei 600 milioni di euro introitati da Anas ogni anno dalla rete autostradale italiana provengono da quella lombarda. “Dove finiscono questo soldi?” si domanda dunque l’assessore. “Oltretutto – conclude Sorte – faccio anche notare che se si vuole proseguire in un percorso di statalizzazione delle strade, la vicenda di Annone e’ un importante banco di prova“.