Ventisette agenti della Polizia Locale di Lecco, corrispondenti a oltre il 50% di quelli in servizio, hanno preso carta e penna per scrivere al sindaco Virginio Brivio e al Consiglio Comunale sulla questione dell’eventuale dotazioni di armi al loro corpo.
Secondo i vigili urbani, il vero problema risiede in un organico di dimensioni ristrette e anagraficamente “vecchio”, respingendo al mittente l’ipotesi di spendere denaro pubblico per armi che, nei servizi a loro richiesti, non sarebbero di alcuna utilità. Le stesse risorse sarebbero meglio spese per ampliare o aggiornare il personale e i mezzi di servizio.