Ozono alto in Lombardia, i consigli per proteggersi

Ecco alcuni consigli diffusi dall’Arpa Lombardia

03 Agosto 2018
Guarda anche: Attualitàcronaca

In questi giorni in diverse zone della Lombardia l’ozono sta facendo registrare livelli alti di concentrazioni. Purtroppo, a causa delle condizioni meteo favorevoli alla formazione di questo inquinante, anche a Lecco le rilevazioni dell’Arpa indicano valori alti.
Ecco alcuni consigli diffusi dall’Arpa Lombardia, per proteggere in particolare le persone più sensibili dall’esposizione a questo inquinante che può risultare dannoso per la salute e per la vegetazione.
 

Come si forma l’ozono
L’ozono è un inquinante secondario, prodotto dalla reazione dell’ossigeno con il biossido di azoto (NO2) e il contributo dei composti organici volatili (COV), in presenza di forte irraggiamento solare e di elevate temperature. Nella parte più bassa dell’atmosfera (troposfera) l’ozono è invece dannoso per la salute umana e per la vegetazione. Le concentrazioni di ozono sono nettamente più elevate nelle ore pomeridiane dei mesi estivi, anche se variano molto in funzione delle condizioni meteorologiche.

L’ozono si forma a distanza delle fonti di inquinamento primario
Diversamente dagli inquinanti primari, che sono riscontrabili direttamente in prossimità delle sorgenti che li producono, l’ozono, per effetto dei movimenti e dei rimescolamenti delle masse d’aria che trasportano i “precursori” (appunto NO2 e COV), si può formare a distanza di tempo ed in luoghi anche molto lontani dalle fonti di inquinamento primario, e può a sua volta subire fenomeni di trasporto anche notevoli.  

Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono sono le seguenti:

  • Bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense.
  • Soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto: adulti in buona salute che fanno attività fisica all’aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo “sensibile” perché sono più esposti all’ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.
  • Persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell’ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell’ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili.
  • Persone con una particolare suscettibilità all’ozono: la reazione all’ozono è molto diversa da individuo ad individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. Questi individui manifestano infatti danni da ozono in modo più marcato rispetto alla media della popolazione. Vi sono infine alcune evidenze che indicano che gli anziani e/o le persone con malattie cardiache abbiano un’aumentata sensibilità all’ozono.

Danni alla vegetazione Il problema non è circoscritto alle aree urbane:
Infatti sia i precursori (NO2 e COV) che l’ozono stesso possono essere trasportati per centinaia di km, cosicché sono soggette all’esposizione anche le grandi zone rurali e forestali, con conseguenti effetti negativi sulla vegetazione.  

Comportamenti raccomandati diretti alla tutela della popolazione:
La regola principale è quella di limitare l’esposizione e quindi principalmente limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 16.00. E’ quindi consigliato di limitare i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono saranno diminuiti. Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera. Anche l’alimentazione nelle giornate di alti livelli di ozono ha una grande importanza. Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all’ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze. I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano). 

Comportamenti da adottare per la riduzione dell’inquinamento da Ozono
Le principali azioni per ridurre l’inquinamento da ozono devono essere indirizzate verso il contenimento delle emissioni dei suoi precursori, NOx e COV. Gli ossidi di azoto sono emessi nei processi di combustione a temperatura elevata (e quindi anche dai motori dei veicoli e, in assenza del riscaldamento durante l’estate, dai processi industriali che prevedono una combustione). I COV sono a loro volta emessi dal traffico veicolare e delle attività industriali; vengono rilasciati durante la movimentazione dei carburanti e l’uso di solventi e vernici ed anche da sorgenti naturali.  

Anche il singolo può concretamente contribuire a limitare la formazione di Ozono, cercando ad esempio di:

– ridurre l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel, privilegiando l’impiego dei mezzi pubblici;

– utilizzare in modo condiviso l’automobile, per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni;

– cercare di mantenere una velocità costante, con una guida non aggressiva, mantenendo possibilmente una velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada;

– verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli soprattutto per quelli non catalizzati e diesel;

– prediligere l’impiego di vernici all’acqua o ad alto secco;

– ridurre la quantità di smacchiatori e solventi che si usano in casa;

– evitare l’accensione di fuochi e barbecue.

 Si consiglia di visitare il sito della Regione Lombardia per ulteriori approfondimenti in materia: http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioServizio/servizi-e-informazioni/Cittadini/Tutela-ambientale/Qualita-della-aria/piano-d-azione-per-l-ozono/piano-d-azione-per-l-ozono

Tag:

Leggi anche:

  • Turismo in provincia, saldo in negativo

    Lecco figura tra i territori interessati dalla contrazione di presenze alberghiere, secondo la ricerca ‘Il turismo in Lombardia nel 2018’ realizzata da PoliS Lombardia, sulla base di dati Istat. Con 80 strutture alberghiere il capoluogo lariano ha fatto segnare una variazione in
  • Una top model a Lecco

    Appuntamento estivo con Leggermente OFF, promosso da Assocultura Confcommercio Lecco. Mercoledì 26 giugno alle ore 18.30 presso la sala conferenze dell’associazione di piazza Garibaldi 4 a Lecco, interverrà Nadège Dubospertus, una delle più famose top model degli anni Novanta resa celebre dai
  • Berenice Abbott in mostra. Due appuntamenti di approfondimento

    Mercoledì 19 giugno e martedì 2 luglio, alla sala conferenze di Palazzo delle Paure, si terranno gli incontri di approfondimento relativi alla mostra Berenice Abbott. Nei due appuntamenti, curati da Piero Francesco Pozzi, docente di fotografia dell’architettura presso il Politecnico di
  • Il Comune arriva a Laorca: incontro pubblico su vari temi

    Mercoledì 19 giugno 2019 alle ore 21, nell’ex scuola primaria Pio XI (corso Monte S. Gabriele 81), incontro e dialogo con i cittadini del rione di Laorca. L’Amministrazione comunale organizza incontri di informazione, ascolto e dialogo con i cittadini dei rioni, per aggiornarli su