Condannato a 7 anni di carcere e ricercato per espiare la sua pena di aver sottratto un patrimonio di circa 9 milioni di euro a degli investitori che aveva raggirato: Paolo Magnani, invece, viveva a Merate in una baita nelle vicinanze di un bosco dove conduceva un’esistenza parca e quasi da barbone per sfuggire alle forse dell’ordine che lo stavano cercando.
A tradire il 48enne è stato uno dei suoi soci in affari che, in una intercettazione, avrebbe parlato di una riunione con “l’amico che ne sa di banche”, Magnani appunto. All’uscita da questo incontro, la Polizia l’ha preso e l’ha arrestato.