“Faccio il passaggio di consegne affidando ad Attilio Fontana il dossier sui principali focus del
Programma Regionale di Sviluppo 2013-2018 e su quanto abbiamo realizzato, diviso in quattro aree tematiche (istituzionale, sociale, economica e territoriale)”.
Cosi’ Roberto Maroni in occasione del ‘passaggio di testimone’ con Attilio Fontana, suo successore alla presidenza di Regione Lombardia.
UNA CERIMONIA DIVERSA – Maroni ha sottolineato che, a differenza di quando si insedio’ alla guida della Regione, per questa cerimonia e’ stata scelta la Sala Biagi di Palazzo Lombardia e, al posto del campanello ricevuto dall’allora presidente uscente, oggi ha consegnato al governatore Fontana un documentato fascicolo in cui “Sono evidenziate tutte le problematiche aperte per i prossimi 5 anni”. “E’ qualcosa di utile – ha spiegato Maroni – che puo’ servire come riferimento”.
LA PARTITA DELL’AUTONOMIA – “La partita piu’ importante da giocare – ha sottolineato Maroni – e’ quella sull’Autonomia che abbiamo iniziato sottoscrivendo il 28 febbraio il pre-accordo con il governo nazionale. Mi auguro che si arrivi rapidamente alla composizione dell’esecutivo a Roma e che sia di legislatura, perche’ il processo per l’autonomia sara’ lungo e complicato e proseguira’ portando in Parlamento una legge a maggioranza qualificata”.
“Auguro al mio amico Attilio Fontana – ha detto ancora Maroni – tutti i successi che si merita: e’ un ragazzo capace, come me e’ di Varese, e’ avvocato e milanista”.
Maroni, prima di congedarsi, ha voluto ringraziare “Chi ha collaborato con me in questi cinque anni e il personale della Regione che si e’ comportato in modo straordinario dimostrando che la Pubblica Amministrazione, quando c’e’ l’impegno, sa essere come il privato e anche meglio, perche’ ha regole piu’ rigide da rispettare”.
“E’ un onore e un piacere ricevere il testimone dalle mani di Roberto Maroni che e’ un amico ultra quarantennale. So di poter raccogliere un testimone da chi ha ben operato negli ultimi cinque anni, mi lascia una situazione piu’ facile da gestire perche’ le cose gia’ funzionano molto bene”.
“Non mi lascia tempo – ha chiosato Fontana – perche’ mi dice subito che devo incominciare a lavorare ma ‘Al lavoro’ era lo slogan della mia campagna elettorale, quindi lo prendo in parola”.
COMPOSIZIONE GIUNTA QUASI DEFINITA – “Siamo contenti di aver chiuso anche questa prima fase dei compiti e delle competenze – ha aggiunto il presidente Fontana – e la giunta e’ praticamente quasi definita, si tratta soltanto di sistemare alcuni dettagli”. “Speriamo di riuscire a continuare l’ottimo lavoro di chi mi ha preceduto – ha continuato – e soprattutto speriamo che si realizzi la riforma dell’Autonomia che per noi vuol dire realizzare quella possibilita’ di gestione diretta del territorio che sta alla base della nostra attivita’ politica”.
NUOVO GOVERNO SIA SENSIBILE A PROBLEMI DEI TERRITORI – “Confidiamo in un governo rapido – ha proseguito riferendosi alla composizione dell’Esecutivo nazionale – e sensibile ai problemi dei territori e dell’Autonomia. Questo garantirebbe maggiore velocita’, altrimenti la riforma comunque si fara’ perche’ dopo il referendum del presidente Maroni indietro non si potra’ ne’ si dovra’ tornare”.