Entro il 29 gennaio, il nuovo governo libico guidato da Fayez Sarraj e costruito con la mediazione dell’Onu dovrebbe insediarsi a Tripoli, dando così vita ad un esecutivo di unità nazionale dopo una lunga situazione di instabilità seguita alla morte di Gheddafi.
In ogni caso nel Paese resta forte la presenza dei miliziani dell’Isis, in particolare nella città di Sirte: così, come riporta La Repubblica citando fonti di Palazzo Chigi, l’Italia è pronta ad una serie di azioni militari qualora fossero richiesti dal nuovo governo libico. Ovviamente il tutto avverrebbe col pieno accordo degli alleati, in primis Regno Unito, Francia e Stati Uniti la cui aviazione sta da giorni compiendo voli di ricognizione in loco: nessuna opzione appare dunque esclusa per fronteggiare lo stato islamico.