L’ingegnere informatico Giulio Occhionero e la sorella Francesca Occhionero sono stati arrestati lunedì dalla Polizia perchè responsabili di attività di spionaggio e dossieraggio. I due sono accusati di spiare politici, istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali e imprenditori di livello nazionale tra i quali Matteo Renzi, Mario Draghi, Ignazio La Russa, Fabrizio Cicchito, Piero Fassino, l’ex ministro Fabrizio Saccomanni, Stefano Caldoro, monsignor Gianfranco Ravasi e l’ex ministro Brambilla.
Compaiono dunque anche i lecchesi Michela Vittoria Brambilla e monsignor Gianfranco Ravasi nell’elenco delle persone sotto tiro dei due fratelli. La reazione della Brambilla non si è fatta attendere e, interpellata sulla vicenda, ha così dichiarato: “Chiaramente siamo di fronte ad un gravissimo tentativo di interferire nella vita pubblica del Paese attraverso sistematiche violazioni della privacy. “Le vite degli altri”, parafrasando il titolo del film, devono restare degli altri. Ringrazio magistrati e polizia postale per aver riaffermato nel più concreto dei modi questo principio di libertà e civiltà. Poi io sono consapevole delle limitazioni che la privacy di un personaggio pubblico deve subire, ma vi sono confini insuperabili e diritti garantiti ai tutti i cittadini che non si possono violare. Quanto alle mie mail, la prima cosa che ho pensato è stata: ‘che noia leggersele tutte.. Speriamo almeno che qualcuno si sia così interessato alle tematiche animaliste che, come noto, sono parte del mio impegno sociale e politico”.