Nei giorni scorsi si sono chiuse le iscrizioni alle scuole dalla primaria alla secondaria di primo grado per l’anno scolastico 2017/2018.
Ad analizzare i dati per quanto riguarda la città di Lecco è l’assessore all’istruzione del Comune Salvatore Rizzolino.
“Quello del calo delle iscrizioni nel settore dell’infanzia, sia statale che paritaria – osserva Rizzolino – è un fenomeno già presente da tempo e particolarmente incisivo dall’anno scolastico scorso, in cui sono entrati nel sistema dell’istruzione i bambini nati nel 2013, che, come ormai sappiamo per i dati dell’anagrafe, segna l’anno di avvio di un forte calo delle nascite. Questo si traduce con la sparizione delle liste d’attesa chilometriche nelle scuole dell’infanzia statali della città, ma, al contrario, ci sono posti disponibili. E’ importante che questi posti siano occupati, affinché il sistema dell’istruzione dell’infanzia statale non sia costretto a perdere sezioni”.
“Per quanto riguarda le primarie, dove il numero di bambini inizia sì a calare ma non in modo “virulento” come nell’infanzia, abbiamo lo stesso numero di iscritti (346) rispetto all’anno scolastico scorso (348) e siamo riusciti ad attivare lo stesso numero di classi prime (16), ma senza le problematiche di un anno fa, sia per effetto del nuovo dimensionamento, che per effetto di una migliore distribuzione delle iscrizioni nelle scelte operate dai genitori. L’unico problema da evidenziare è quello relativo alla mancata attivazione, per il terzo anno consecutivo, di una classe prima nel plesso della “Pio XI” di Laorca. L’Amministrazione ha dato tutto il suo supporto allo sforzo esemplare del Comitato “Io amo la mia scuola, io amo il mio rione”, dei genitori e degli insegnanti di Laorca che hanno svolto un Open day veramente straordinario per entusiasmo ed affetto verso il loro plesso, ma il numero troppo esiguo delle iscrizioni non ha consentito l’attivazione di una nuova classe prima”.
“Veniamo infine alla secondaria di primo grado – conclude la panoramica l’assessore – dove esprimono un’ottima tenuta tutti e tre i plessi del futuro Istituto comprensivo Lecco 1, riuscendo ad attivare due sezioni in ogni plesso, in quello che si configurerà come l’Istituto dalla geografia più estesa della fascia lago dalle Caviate a Chiuso. Un leggero calo, invece alla “A. Stoppani”, che passa da otto sezioni a sette. Aumentano le iscrizioni alla “G. Ticozzi” che, pur presentando una capienza per cinque sezioni vedrà, quest’anno, come già in anni passati, l’attivazione di una sesta classe prima. A questo proposito, il Presidente del Consiglio di Istituto della “G. Ticozzi” ha scritto all’Amministrazione per conoscere con esattezza la “capienza” dell’edificio. A tale richiesta, a seguito delle verifiche svolte presso gli uffici tecnici dei lavori pubblici, ho risposto ribadendo il dato già noto, ovvero che l’edificio è omologato per 15 classi, per un totale di 375 alunni (25 per classe), e un totale complessivo, compreso il personale di servizio, di 410 persone. Questa era ed è tuttora la capienza dell’edificio scolastico di via Mentana 48, e si tratta di un dato che esula dalla discrezionalità politica, configurandosi come un dato strettamente tecnico”.
“Tuttavia, nel corso degli anni precedenti, per effetto delle scelte operate dalla scuola, alcuni laboratori sono stati utilizzati come aule per la didattica ordinaria, fino a dare spazio a 18 classi. Allo stato attuale, presso la “Ticozzi”, sono infatti presenti 17 classi. A fronte delle richieste pervenute dai docenti e dai genitori, che vogliono vedere esaudito il loro desiderio di iscrivere i figli presso quella scuola, e in ragione della situazione di fatto già in essere, l’Amministrazione ha deciso di chiedere al Provveditore l’attivazione di una sesta classe prima, in compensazione della classe terza in uscita”.
“In generale – conclude Rizzolino – le iscrizioni per l’anno scolastico 2017/2018 in città sono state segnate dal passaggio al nuovo dimensionamento scolastico fondato su tre grandi istituti comprensivi, cambiamento che ha retto molto bene all’esordio delle sue prime iscrizioni. Abbiamo dunque la conferma che il nuovo impianto, costruirà, con il tempo, le necessarie condizioni per una didattica verticalizzata e per affrontare tutte quelle trasformazioni che si compiranno nel sistema scolastico della città, per effetto dell’inevitabile calo della natalità. Siamo solo all’inizio di questo processo articolato ed è dunque quanto mai opportuno tenere la situazione monitorata”.