Ecco una breve sintesi delle principali variazioni dei prezzi al consumo registrate a livello locale nel mese di luglio 2018.
La variazione mensile dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) al lordo dei tabacchi risulta pari allo 0,2%, in leggera flessione rispetto al dato del mese di giugno (+0,5%); è pari al 2,2% quella annuale, il valore più alto, assieme a quello di giugno, degli ultimi anni e soprattutto da quando c’è la nuova base (2015). Lo stesso dato un anno fa era pressoché nullo (+0,3%).
Dal 2018 le variazioni di Lecco sono nettamente superiori a quelle nazionali (situazione inversa rispetto all’anno precedente) e, nonostante sia già da gennaio 2017 che non si registrano variazioni negative, è solo in questi ultimi mesi che la crescita dell’inflazione sembra ormai consolidata (l’aumento dell’inflazione da inizio anno è di quasi un punto e mezzo).
A livello nazionale la variazione mensile (+0,3%) è maggiore di un decimo di punto rispetto al dato locale; decisamente inferiore, invece, la crescita annuale che si attesta al + 1,5% – all. tav. 1 (.pdf – 37 KB).
L’indice locale (base 2015=100) si attesta a 102,7 e indica che in più di due anni e mezzo l’aumento dei prezzi al consumo è stato di poco meno di 3 punti percentuali. Anche a livello nazionale lo stesso indicatore si attesta a 102,7 quindi con un differenziale nullo rispetto al dato locale.
Le variazioni congiunturali e tendenziali della Componente di fondo, cioè l’indice generale al netto degli energetici e alimentari freschi (core inflation), registrano segno positivo e rispettivamente +0,1% e + 1,5%. A livello nazionale, la variazione mensile è 0,2 e leggermente superiore a quella locale, mentre quella annuale se pur positiva, risulta essere decisamente inferiore al dato locale e di soli 0,7 punti.
Analisi delle variazioni per divisione di spesa:
– la divisione con la maggiore variazione mensile in aumento è Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,6%), la cui crescita è dovuta all’aumento dell’energia elettrica e del gas di rete per uso domestico;
– la divisione con la contrazione maggiore è Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,9%) la cui variazione negativa è da imputare alla riduzione dei vegetali freschi (soprattutto prodotti di stagione) e dei pane e cereali (pasta fresca e secca).
A livello annuale l’aumento maggiore è registrato da Bevande alcoliche e tabacchi (+4,9%), sempre presente la forte contrazione della divisione istruzione (-13,5%).
Analisi delle variazioni per tipologia di prodotto:
Beni (+0,2% e +2,2% rispettivamente variazione mensile e annuale)
– la variazione mensile con segno più maggiore è quella dei beni energetici (+2,8%); quella degli alimentari (-0,8%) invece è la maggiore contrazione registrata;
– sono i Beni energetici che a luglio 2018 risultano i più inflattivi con una variazione del +8,5% (a luglio 2017 gli stessi registravano una variazione del 3,4% e un calo di un punto rispetto al mese precedente); gli altri beni registrano invece la più alta contrazione annuale (-0,6%).
Servizi (+0,4% e +2,4% rispettivamente variazione mensile e annuale).
Pari a 0,2 il differenziale tra le due tipologie di prodotti.
Analisi delle variazioni per frequenza d’acquisto dei prodotti:
– la maggiore variazione mensile in aumento è registrata dai prodotti a media frequenza (+1%) (rispondono a questa classificazione le spese per abbigliamento, le tariffe, i medicinali, i trasporti stradali, ferroviari, marittimi e aerei, i servizi ricreativi…).
– la maggiore contrazione è da attribuire ai beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto (-0,5%) vale a dire quella imputabile all’acquisto dei generi alimentari, dei tabacchi, ai beni non durevoli per la casa e agli affitti, ai trasporti urbani,….). A questo aggregato, tra l’altro, corrisponde la più alta variazione in aumento a livello annuale (+3,1%).
Di seguito le variazioni degli indici dei prezzi al consumo degli aggregati di prodotto che hanno avuto le maggiori variazioni in aumento e le maggiori variazioni in diminuzione rispetto al mese di giugno 2018:
PRODOTTI DECADALI. ORTOFRUTTA IN STAGIONE E ITTICI – Rilevazione territoriale
Maggiori variazioni di segno più
Pompelmi 15.90%
Susine 10,40%
Limoni 9,40%
Maggiori variazioni di segno meno
Fagiolini – 32,80%
Cocomeri – angurie -32,10%
Pesche noci o nettarine – 27,20%
PRODOTTI/SERVIZI MENSILI – Rilevazione territoriale e/o centralizzata
Maggiori variazioni di segno più
Villaggi vacanze, camping, ostelli… 22,60%
Trasporto marittimo 19,40%
Maggiori variazioni di segno meno
Voli nazionali – 8,00%
Apparecchi per la registrazioe e riproduzione dei suoni – 8,00%
Pacchetti vacanza nazionali 18,40% Detergenti per la pulizia della casa – 6,90%
CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE – Rilevazione centralizzata
Variazioni di segno più
GPL 1,50%
Variazioni di segno meno
Gasolio per mezzi di trasporto – 1,30%
Benzina – 0,80%