Inceneritore di Calusco d’Adda: i Comitati chiedono l’indagine epidemiologica

I cittadini promuovono una nuova petizione per i sindaci del territorio

05 Luglio 2016
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Riceviamo e pubblichiamo:

Di fronte al silenzio delle amministrazioni e delle istituzioni in merito allo svolgimento di un’analisi epidemiologica da eseguire con metodologia rigorosa e adeguata sul territorio su cui ricadono le emissioni dello stabilimento Italcementi di Calusco d’Adda (BG), il coordinamento di comitati e cittadini che si stanno adoperando da oltre un anno e mezzo, nel meratese e nell’Isola Bergamasca, per contrastare la richiesta di triplicare il quantitativo di rifiuti da bruciare presso l’impianto promuove una nuova PETIZIONE POPOLARE.

Dopo numerosi incontri e svariati appelli e nonostante le 10.000 firme raccolte tra marzo e luglio 2015 e consegnate alla Provincia di Bergamo, le amministrazioni e i sindaci continuano a sottovalutare il problema rinviando, sine die, la decisione di farsi promotori diretti di un indagine epidemiologica.
L’unica verifica che consente di valutare se la popolazione locale è nelle condizioni di sopportare l’inquinamento aggiuntivo e il rischio sanitario determinato dall’aumento degli inquinanti derivanti dai rifiuti bruciati a Calusco d’Adda è una indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione.
Altri tipi di analisi, volte ad esempio a monitorare la qualità dell’aria o la tossicità degli inquinanti, (senza che vi sia una valutazione sullo stato di salute, presente, della popolazione) sono solo  palliativi o valutazioni secondarie che non tengono contro dell’impatto cumulativo degli inquinanti  e considerano solo una parte del problema, non la situazione nel suo insieme.
Ciò che il coordinamento dei comitati cittadini chiede è che l’autorizzazione a Italcementi a bruciare  fino a 110.000 tonnellate/anno di rifiuti in sostituzione parziale dei combustibili tradizionali sia vincolata allo svolgimento e all’esito di una analisi epidemiologica georeferenziata caso-controllo sui casi acuti: un tipo di analisi di breve durata e a basso costo, ma che, come provano diversi noti casi analoghi sul territorio nazionale (Mazzano-Rezzato, Vado Ligure- solo per citarne alcuni), è assolutamente affidabile e incontrovertibile.
La nuova petizione popolare, intitolata “RICHIESTA DI ANALISI EPIDEMIOLOGICA PER
ACCERTAMENTO SANITARIO SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN
PROSSIMITA’ ALLA CEMENTERIA DI CALUSCO D’ADDA”, è indirizzata direttamente ai Sindaci: i primi responsabili della tutela della salute dei propri cittadini. Tutela che dovrebbe significare innanzitutto PREVENZIONE.
In primis rivolgeremo il nostro appello ai Sindaci di Paderno d’Adda, Solza, Villa d’Adda, Verderio, Cornate d’Adda, Brembate, Suisio, per poi includere mano a mano tutti i comuni della zona. La petizione verrà promossa col passaparola, incontri pubblici e soprattutto presidi sul territorio a partire dal mese di luglio.
Tutti i cittadini potranno rivolgere al proprio Sindaco il proprio personale appello. Per contatti e informazioni:
rifiutizeromerate@gmail.com – comitatolna@gmail.com
www.comitatolna.blogspot.com
https://www.facebook.com/Non-Bruciamo-Il-Nostro-Futuro-155448954832164/?fref=ts

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