Il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia è nato il Tricolore, che oggi è riconosciuto come il vessillo dell’Italia. E proprio alla bandiera italiana è dedicata la Festa del Tricolore, istituita dalla legge n° 671 del 31 dicembre 1996, che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Questa celebrazione ricorda la prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano, la Repubblica Cispadana, che avvenne il 7 gennaio 1797.
In questi giorni, a 220 anni esatti da quel 7 gennaio 1979, sono molte le iniziative messe in calendario a Lecco e non solo.
Ieri sera, nella sala del Planetario di Lecco, ad esempio si è commemorata la nascita del tricolore italiano alla presenza di don Franco Cecchin, del padrone di casa Mauro Rossetto, del prefetto Liliana Baccari, di Francesca Bonacina in rappresentanza del Comune di Lecco, di Filippo Di Lelio di Assofinanzieri e di Angelo De Battista dell’Anpi. Tutti hanno voluto ricordare e dedicare la serata a Pino Galbani, recentemente scomparso e per la sua intera vita testimone delle deportazioni del 7 marzo 1944 nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen.
Inoltre, fino a sabato 14 gennaio al primo piano del palazzo comunale di Lecco, sono esposti quindici dipinti donati dal pittore Carlo Maria Giudici al Comune di Lecco. Si tratta di quindici piccoli manufatti in tempera acquerellata rifiniti con pastelli a olio e dedicati ai 150 anni di unità d’Italia e al Tricolore.
Nel documento con il quale consegnava al Comune i primi dodici dipinti, Carlo Maria Giudici ha ricordato le tappe principali della storia del Tricolore:
1861: il tricolore diventa la bandiera del Regno d’Italia;
1897: a Reggio Emilia si festeggia il primo centenario della bandiera d’Italia con accorato intervento di Giosuè Carducci;
1948: la Costituzione stabilisce all’articolo 12 che il vessillo nazionale è il Tricolore italiano verde, bianco e rosso.