Il freddo siberiano di Burian si abbatte sulle campagne di Lecco, creando disagi ad allevatori e agricoltori. A raccontarlo è la Coldiretti Como Lecco, i cui tecnici sono impegnati nel continuo e costante monitoraggio delle aziende, costrette in queste ore a fare i conti con temperature artiche e neve.
Le prime segnalazioni di criticità — prosegue l’associazione interprovinciale degli agricoltori — sono arrivate nella mattinata di oggi dalle stalle, i cui impianti dedicati all’abbeveraggio animale risultano essere congelati dal gelo notturno. «In stalla, questa mattina, abbiamo trovato gli abbeveratoi ghiacciati — racconta alla Coldiretti, Francesca Biffi, 35 anni, giovane allevatrice di Galbiate — la preoccupazione per le nostre vacche, grazie alle quali produciamo formaggi tipici, è quella della disidratazione, per cui abbiamo immediatamente avviato il ripristino degli impianti e stiamo tenendo la situazione degli animali monitorata costantemente».
Primi disagi dovuti al gelo siberiano sono stati riscontrati anche tra i produttori di orticole della provincia — continua Coldiretti Como Lecco — le cui piantine, nonostante vengano coltivate in ambiente protetto come le serre, stanno patendo lo stress termico dovuto al repentino abbassamento delle temperature notturne. A spiegare la situazione è Valerio Galbusera, 42 anni, imprenditore agricolo di Cernusco Lombardone, specializzato nella produzione delle piante da orto per la grande distribuzione: «Solo nel mese di febbraio abbiamo trapiantato in serra 280mila piantine tra insalate, baby coste e prezzemolo e dai monitoraggi delle ultime ore abbiamo notato essere in forte stress. Lo shock termico dovuto al forte freddo notturno, nonostante le piante siano coltivate in ambiente protetto, rischia di comprometterne lo sviluppo. Ovviamente è ancora presto per fare la conta effettiva dei danni: le prossime 72 ore ci restituiranno responsi più certi sulla loro “salute”».