Germano Lanzoni torna al suo primo amore che lo accompagna ormai da quasi vent’anni: il teatro.
Un racconto a quadri di monologhi e canzoni, dell’uomo contemporaneo alle prese con le “dipendenze” che accompagnano, anche senza volerlo, le nostre scelte quotidiane: la smania del successo e del guadagno il divertimento obbligatorio – la droga del sesso – la dipendenza dalla frenesia cittadina – e altro… Scenografa obbligata: i pregi e i difetti di Milano.
Germano Lanzoni, uno dei maggiori stand up comedian o comico o cabarettista che dir si voglia della sua generazione, gioca, con raffnata maestria, come un funambolo in continuo equilibrio tra i toni alti della poesia e le battute grevi del giullare di razza, senza mai dimenticare la continuità con la mitica comicità milanese degli anni 60/70.Si intravedono, tra le parole e le canzoni di Lanzoni, rimandi a Walter Valdi, Fo, Gaber, Jannacci, Paolo Rossi e al Derby Club tutto.
La sua capacità interpretativa e l’estrema ironia che porta in scena, oltre alla sua innata destrezza, all’improvvisazione, fanno di ogni serata un vero e proprio evento unico e irripetibile.
A sottolineare le atmosfere ed esaltare i colori di ogni quadro sono le musiche e le canzoni composte assieme al maestro Orazio Attanasio, che accompagna, con la chitarra tutto lo spettacolo.