Nel pomeriggio di ieri 7 febbraio, il personale della Polizia Stradale di Lecco e Sondrio, ha effettuato tali controlli su un campione di circa 20 mezzi commerciali, sia italiani che stranieri. Se per un verso il risultato è stato confortante in quanto la maggior parte dei conducenti avevano rispettato la normativa comunitaria sulle ore guida, un fatto ha destato la sorpresa degli agenti, poiché fortunatamente non comune.
Aperta la portiera della cabina della motrice di un camion attenzionato, gli agenti sono stati travolti da un intenso odore di alcool. In effetti il conducente è apparso un po’ esuberante e colorito in volto, tale da far sospettare che avesse bevuto qualcosa che non doveva, per lo meno prima di mettersi alla guida.
Il sospetto si è concretizzato quando, all’esame dell’etilometro, l’autista francese ha fatto registrare un tasso variabile tra il 1,21 alla prima prova e 1,28 gr/lt alla seconda, quando avrebbe dovuto avere 0,00 gr/lt, poiché conducente professionale.
L’uomo è stato pertanto denunciato per guida in stato di ebrezza e gli è stata ritirata la patente; inoltre, poiché il veicolo, che era diretto in Francia, viaggiava in sovraccarico, è stato sanzionato anche per questa violazione. Il mezzo pesante è stato poi affidato ad alcuni colleghi italiani e parcheggiato in attesa di individuare un conducente che potesse riprendere il viaggio per la località di destinazione.
La Polizia di Stato, con i reparti della Polizia Stradale svolge quotidianamente anche servizi di controllo del trasporto commerciale, verificando il viaggio dal punto di vista sia documentale che della sicurezza della circolazione. Sono numerosi gli accertamenti posti in essere e che si modellano in relazione alla tipologia di trasporto che viene sottoposto ad analisi. L’esame sulle bisarche che trasportano veicoli, per esempio, è differente da quello dei veicoli che hanno caricato liquidi o altri materiali pericolosi, ovvero animali vivi, merce alimentare, ovvero macerie o rifiuti in genere.
Nell’ambito di tali controlli, un accento particolare viene messo sul rispetto della disciplina comunitaria (Reg CE n. 561/2006) che impone un numero determinato di ore di guida al fine di garantire la necessaria attenzione e prontezza di riflessi dei conducenti professionali. Questo aspetto accomuna un po’ tutti i controlli di tali mezzi, per il tramite dell’analisi della strumentazione installata a bordo delle motrici dei convogli commerciali che è denominata cronotachigrafo. Una sorta di scatola nera che registra anche date ed orari dei movimenti del mezzo, ma che fornisce tante altre utili informazioni.