Quello che hanno visto con i loro occhi i condomini che abitano vicino all’area Leuci di Lecco ha dell’incredibile. Ieri mattina si è combattuta infatti una guerra di softair: un gruppo di appassionati si sono presentati in tuta mimetica con caschi e fucili e hanno combattuto una vera e propria battaglia a scopo ludico tra l’incredulità dei residenti della zona che si sono fatti sentire.
“Questa mattina siamo rimasti allibiti dal fatto che all’interno dell’area ex Leuci, o ex Lago, abbiamo assistito a giochi di simulazione militari, come riporta la foto allegata del cartello posto all’ingresso dell’area, e il cartello diceva anche di avere avuto le autorizzazioni dagli organi di pubblica sicurezza competenti. Noi da tantissimo tempo ci stiamo adoperando per far rimuovere l’amianto che si trova sui tetti di questi fabbricati, richiesta posta alla proprietà prima e all’amministrazione comunale poi, vista l’inadempienza della società proprietaria. Per mesi non eravamo riusciti ad ottenere un sopralluogo nell’area per valutare la pericolosità dell’amianto: ci hanno sempre detto che non era possibile per questione di sicurezza, che non c’erano le condizioni ambientali e ora una ventina di baldi giovanotti, attrezzati di tute militari, giubbotti antiproiettili, caschetti, mitragliette, bandierine, etc. etc stamattina erano qui davanti a noi, che si divertivano a spararsi addosso, a nascondersi e a simulare tattiche di guerra, con accesso a tutti i piazzali e a tutti i capannoni…. anche quelli con i pezzi di amianto sospesi sulle loro teste. Visti i vincoli posti dall’amministrazione, la stessa ha informato questi giovani del reale rischio per la loro salute e sicurezza rispetto alla fintasicurezza dei finti giochi di guerra? Quali sono gli organi istituzionali preposti alla sicurezza nostra rispetto a quelli a cui fanno riferimento quelli del cartello? Intanto l’amianto è ancora tutto lì da vedere, con ancora i pezzi pericolanti. L’ordinanza per messa in sicurezza risale al 26 giugno 2017: mai eseguita. E le istituzioni latitano sulla nostra sicurezza“.