Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato l’atto che dà il via libera al decreto di legge sulle vaccinazioni obbligatorie per iscriversi a nidi, materne e scuola dell’obbligo. Lunedì 12 giugno si discuterà in parlamento.
Concretamente il decreto introduce come obbligatorie le vaccinazioni anti poliomielite, anti difterite, anti tetanica, anti epatite B, anti pertosse, e anti emofilo B (esavalente) che si fanno al terzo mese di vita. Seguono anti meningococco C e B e poi anti morbillo, parotite, rosolia e varicella. Non tutti i bambini da 0 a 6 anni dovranno però farle tutte, perchè per ogni classe di età verranno considerate solo le vaccinazioni previste a suo tempo dal piano vaccinale. Un esempio è quello del meningococco B: essendo stato introdotto quest’anno, dovranno farlo i bambini nati nel 2017 ma chi ha 10 anni potrà frequentare la scuola senza problemi anche se non lo ha. Quindi, il numero di vaccini obbligatori cambierà a seconda dell’anno di nascita, passando da 9 a 12.
Introdotta l’autocertificazione, che permette di iscrivere il figlio a scuola anche se al momento non si trovano i documenti relativi alle vaccinazioni. Bisogna però mettersi in regola al più presto e presentare all’ufficio scolastico un documento che dimostra di avere in corso una prenotazione alla Asl.
Coloro che frequentano il nido e la materna non verranno ammessi se non sono in regola con le vaccinazioni. Chi invece va alla scuola dell’obbligo (elementari, medie e primi due anni delle superiori), sarà comunque iscritto, ma i genitori rischiano una sanzione da 500 a 7.500 euro se non fanno vaccinare il figlio entro il termine indicato dalla Asl. Trascorso quel lasso di tempo, la stessa Asl “provvede a segnalare l’inadempimento dell’obbligo vaccinale alla procura della repubblica presso il Tribunale per i minorenni per gli eventuali adempimenti di competenza”.