“E’ un ulteriore segnale della crescita in qualità del vino italiano e lombardo – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti regionale – un riconoscimento del lavoro che è stato fatto e continuano a fare i nostri viticoltori per migliorare le produzioni, svilupparsi e investire sempre più sui mercati nazionali e internazionali”. Solo in Lombardia il vino lungo tutta la filiera dà lavoro a circa 30mila persone, mentre si contano oltre tremila imprese vitivinicole per un totale di più di 20mila ettari a vigneto dei quali 17.500 per produzioni di qualità Doc, Docg e Igt.
“Rifornisco enoteche a Milano, nella provincia metropolitana e in Brianza – spiega Alberto Marsetti, produttore vitivinicolo della Valtellina – L’Expo 2015 ha rappresentato un punto di svolta: dopo l’esposizione universale è aumentata la richiesta di etichette pregiate. Il nostro vino più ricercato è il Valtellina Superiore, una Docg prodotta in provincia di Sondrio”.
Negli ultimi sette anni, a livello provinciale il record di crescita per le “oasi del vino Doc” spetta a Milano con +59% e a Bergamo con +58%. “I nostri Franciacorta sono sempre più richiesti sia in Lombardia che in Veneto, Emilia Romagna e Lazio – conferma Nora Uberti dell’omonima azienda agricola a Erbusco (Brescia) dove ogni anno si producono 180 mila bottiglie di qualità su circa 25 ettari coltivati –. Dal 2012 le richieste dalle enoteche sono aumentate in media di un 15% all’anno”.
Nella classifica dei capoluoghi di provincia, a Milano spetta il primo posto con 133 “oasi del vino”, seguono Bergamo (20), Brescia (18), Monza (13), Pavia (11), Cremona e Lecco (10), Mantova e Como (7), Varese (6), Lodi e Sondrio (4). “Quello delle enoteche e dei wine shop è un canale di distribuzione che è aumentato negli ultimi tempi – conferma Milena Guerci, titolare dell’omonima azienda agricola di Casteggio, attiva in Oltrepò Pavese fin dal 1924 –. Molti appassionati vengono sempre più spesso anche in cantina e cresce il numero di giovani che amano il vino di qualità”.
A livello nazionale il vino realizza un fatturato complessivo di quasi 10 miliardi di euro e dà lavoro lungo la filiera a 1,3 milioni di persone. Si stima che la produzione Made in Italy 2016 sia rappresentata per oltre il 40 per cento – precisa la Coldiretti – dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), per il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
Per quanto riguarda le esportazioni nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti – evidenzia Coldiretti – a partire del successo del vino tricolore in casa degli altri principali produttori, con gli acquisti che crescono in Francia (+5%), Stati Uniti (+3%), Australia (+14%) e Spagna (+1%).