Al di là dell’esito referendario, il rinnovo dei consigli provinciali attraverso le elezioni di secondo livello è un dato di fatto. Come sta accadendo in alcune province, anche la nostra arriverà al momento del voto. Pare che la data individuata dal presidente Flavio Polano sia l’8 gennaio 2017. Per questo vogliamo lanciare una proposta politico-amministrativa a partire dalla positiva esperienza della lista “Libertà e autonomia” che oggi esprime in Consiglio provinciale i consiglieri Alfredo Casaletto e Mattia Micheli (subentrato a Matteo Canali), protagonisti di un’opposizione attenta e costruttiva”. Così Mauro Piazza, coordinatore provinciale di Lombardia Popolare.
Nelle elezioni del 12 ottobre 2014 su “Libertà e autonomia” avevano trovato convergenza numerosi amministratori ed esponenti politici, accomunati dalla capacità di amministrare e di farlo bene. Tanto che le elezioni di secondo livello (sono i sindaci e i consiglieri comunali a votare i consiglieri provinciali) avevano portato a un risultato notevole: 202 votanti su 776, poco meno di un terzo.
“Le motivazioni di questa proposta sono valide una volta di più oggi, perché dopo due anni ci siamo accorti che nei momenti di difficoltà e di emergenza serve personale politico all’altezza. Cosa che è mancata all’Amministrazione provinciale guidata da Polano. L’ultimo sconcertante esempio è quello della gestione del caso dell’istituto “Parini””, interviene Daniele Nava, già presidente a Villa Locatelli.
Le province sono in una situazione precaria per ragioni economiche, come è noto, ma anche perché “la sciagurata riforma Delrio in questi anni non è stata gestita da personale politico all’altezza delle sfide del nostro territorio”, prosegue Nava. E’ quindi arrivato il momento di cambiare le maggioranze all’interno del Consiglio provinciale, in modo da riuscire a dare un impulso che sia all’altezza della storia dell’ente Provincia per i prossimi anni.
E Piazza ha ben chiaro in che direzione muoversi: “Innanzitutto rimetteremo in azione la diffusa rete di amministratori che sostennero “Libertà e autonomia””. Ma apre anche a tutti gli amministratori non del PD: “Il primo appello è per la Lega, ai suoi uomini di buona volontà, per superare i personalismi e dar vita a una proposta di lista unica o articolata con l’obiettivo di ribaltare la maggioranza in Provincia”.
Ma uno sguardo va anche a Forza Italia “cercando di capire se governeranno con il PD, come fanno in altre province lombarde, o se saranno disponibili per questo progetto”.
Infine, conclude Nava, “è un nostro interlocutore qualsiasi amministratore che, indipendentemente dalla politica, ha tenuto gli occhi aperti e ha avuto senso critico: chi sa cosa è stato fatto in Provincia in questi due anni, o meglio cosa non è stato fatto, può sostenere una lista di cambiamento”.
“Nel 2014 ci eravamo mossi nel solco di due parole d’ordine chiave per il nostro orizzonte politico: libertà e, soprattutto, autonomia. Parole ancor più valide oggi e che reputiamo un’ottima base di partenza per quanti vogliono difendere le autonomie locali. In questo modo vogliamo dire chiaramente no al referendum che delle libertà e delle autonomie vuole fare carne da macello”, concludono Piazza e Nava.