“La voce non ha colore”, questo il significativo titolo scelto per il concerto natalizio del neonato coro Arca Voice, composto dai richiedenti asilo ospiti del Ferrhotel che andrà in scena venerdì 22 alla chiesa del Caleotto, alle 21, con ingresso libero.
Nigeria, Gambia, Senegal, Costa d’Avorio, Benin sono le diverse nazionalità dei dodici membri del coro, nato lo scorso settembre da un laboratorio musicale e ora organizzato per esibirsi in concerto in vari luoghi della città, accompagnato e diretto dal pianista Luigi Sabatti, operatore di Progetto Arca e grande appassionato di musica.
I ragazzi di Arca Voice sono dunque madrelingua francese o inglese, e professano la religione cristiana o la fede musulmana, ma saranno un tutt’uno nel proporre al pubblico un ricco repertorio di cantidella tradizione locale e natalizia, da Amazing Grace ad Astro del Ciel, da Feliz Navidad a Oh Happy Day, fino a culminare con Imagine, di cui il coro ha fatto il suo manifesto: “Immagina che non ci sia alcuna nazione. Non è difficile da fare. Niente per cui uccidere o morire. E anche nessuna religione. Immagina tutte le persone vivere la vita in pace. Diresti che sono un sognatore. Ma non sono il solo. Spero che un giorno ti unisca a noi. E il mondo sarà come uno solo.”
Dall’agosto 2015 il CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) Ferrhotel apre le sue porte, in convenzione con la Prefettura di Lecco, all’ospitalità di 140 giovani richiedenti asilo. A gestirlo è la Fondazione Progetto Arca, onlus con sede a Milano che da 23 anni offre un sostegno concreto alle persone in stato di grave indigenza ed emarginazione: persone senza dimora, famiglie indigenti, persone con problemi di dipendenza, rifugiati e richiedenti asilo.