23 febbraio, giornata di preghiera e digiuno per la pace

Il Comitato lecchese per la pace e la cooperazione fra i popoli invita a seguire l’appello di Papa Francesco

22 Febbraio 2018
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Che cosa posso fare io per la pace? Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!“.

Il Comitato lecchese per la pace e la cooperazione fra i popoli – di cui fa parte il Comune di Lecco – invita a seguire l’appello di Papa Francesco che ha indetto per il 23 febbraio 2018 una Giornata di preghiera e digiuno per la pace, offerta in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan, per contrastare il tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo.

L’appello è rilanciato dai Francescani del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi, dalla Tavola della pace, Rete della pace, Fondo Ambiente Italia (FAI), Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani.
In allegato alcune schede informative.

L’appello di Papa Francesco
“Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo,
invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace
il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima.
La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo
e del Sud Sudan.

Come in altre occasioni simili, invito anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani
ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme.

Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia,
«risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Sal 147,3).

Rivolgo un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza,
davanti a Dio, ci domandiamo: “Che cosa posso fare io per la pace?“.
Sicuramente possiamo pregare; ma non solo: ognuno può dire concretamente “no” alla violenza
per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenutecon la violenza sono false vittorie;
mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!

* * *

Non sono tanti quelli che lottano per la vita in un mondo dove ogni giorno si costruiscono più armi,
ogni giorno si fanno più leggi contro la vita, ogni giorno va avanti questa cultura dello scarto,
di scartare quello che non serve, quello che dà fastidio.

Per favore preghiamo perché il nostro popolo sia più cosciente della difesa della vita
in questo momento di distruzione e di scarto dell’umanità.”

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